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Abbandonati a Malpensa senza assistenza, perdono il volo: l’odissea di una siracusana, in viaggio con i genitori disabili

Sono stati costretti ad acquistare nuovi biglietti e a partire il giorno successivo

L’odissea di una siracusana, in viaggio con i genitori disabili, finisce sul tavolo del Procuratore della Repubblica: abbandonati a Milano Malpensa senza assistenza, infatti, perdono il volo e sono costretti ad acquistare nuovi biglietti e a partire il giorno successivo.

L’avvocato Bruno Messina – presidente del Codacons Siracusa, a cui la donna si è rivolta – racconta che i fatti si sono verificati lo scorso gennaio, quando la signora si è trovata a vivere un’odissea che ha messo in luce le lacune del sistema di assistenza alle persone con difficoltà motorie dell’aeroporto di Milano Malpensa. Il racconto della donna è un viaggio di frustrazione, impotenza e disperazione, mentre l’indifferenza del personale dell’aeroporto e di quello della compagnia aerea evidenzia le sfide che molte famiglie affrontano quando si tratta di viaggiare con persone anziane o disabili.

Tutto è iniziato con la speranza di un ordinario volo di rientro in Sicilia. Tuttavia, per la signora, che accompagnava gli anziani genitori con difficoltà a deambulare, il viaggio si è trasformato in un incubo senza fine. Infatti, giunta in aeroporto a Milano, la donna non otteneva l’assistenza prenotata per i genitori. Senza un aiuto adeguato, divenne chiaro che raggiungere il Gate di imbarco sarebbe stata un’impresa titanica. Con il passare dei minuti, la frustrazione è cresciuta; la signora ha chiesto aiuto al personale dell’aeroporto e alla compagnia aerea, ma le sue richieste sono cadute nel vuoto.

Nessuno le forniva l’assistenza necessaria. Intanto il tempo scorreva inesorabilmente e senza alcuna soluzione in vista, la signora ha dovuto fare i conti con una realtà amara: il volo sarebbe partito senza di loro. Vedere il viaggio andare in fumo è stato un duro colpo per la donna, ma ancora più devastante è stato per lei sapere che i biglietti (il suo e quelli dei suoi genitori) erano stati venduti ad altri passeggeri per overbooking. Così alla fine i tre sono stati costretti ad acquistare dei nuovi biglietti per il giorno successivo, pernottando sempre a proprie spese presso un hotel di Milano.

“È imperativo – dice Messina – che le autorità aeroportuali e le compagnie aeree prendano sul serio la questione dell’assistenza agli anziani e alle persone con disabilità. È essenziale garantire che i servizi di assistenza siano affidabili, accessibili e sensibili alle esigenze di coloro che ne hanno bisogno. Per questo motivo è stato depositato un esposto alla Procura della Repubblica competente e all’Enac (Ente Nazionale Aviazione Civile), poiché vogliamo che storie come quella vissuta da questa donna non si verifichino più”.


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