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Al museo dei viaggiatori di Palazzolo Acreide la presentazione del libro “Dionisio il Grande”

Dionisio rappresenta il tiranno per antonomasia: crudele e pauroso, circondato da adulatori e incapace di mantenere relazioni positive con familiari, amici e collaboratori. Ma questa rappresentazione negativa del sovrano è viziata dalla tradizione a lui ostile, che prevalse sulla storiografia più favorevole, pervenutaci solo in parte

Si terrà lunedì 13 giugno nella sala conferenze del Museo dei Viaggiatori di Palazzolo Acreide, alle 17:30, la presentazione del volume Dionisio il Grande (Salerno Editrice, Roma 2022) di Alessandra Coppola, docente di Storia greca dell’Università di Padova. Dopo i saluti istituzionali di Salvatore Gallo, sindaco di Palazzolo Acreide, e di Francesca Gringeri Pantano, direttrice del Museo dei Viaggiatori, dialogheranno con l’Autrice Elena Santagati, docente di Storia greca dell’Università di Messina, e Carmelo Scandurra, condirettore del Museo dei Viaggiatori.

Dionisio rappresenta il tiranno per antonomasia: crudele e pauroso, circondato da adulatori e incapace di mantenere relazioni positive con familiari, amici e collaboratori. Ma questa rappresentazione negativa del sovrano è viziata dalla tradizione a lui ostile, che prevalse sulla storiografia più favorevole, pervenutaci solo in parte: grazie a quest’ultima possiamo intravedere capacità politiche e militari fuori dall’ordinario. La gestione della continua conflittualità contro i Cartaginesi gli spianò la strada per il controllo di Siracusa. La città divenne un punto di riferimento per grandezza e bellezza, e soprattutto per le grandiose opere di fortificazione. Il modo in cui Dionisio prese il potere e lo gestì rimase decisamente paradigmatico, e il suo carisma politico non sfuggì neppure ad Alessandro Magno e a Scipione l’Africano che videro in lui un modello. Le guerre contro i Greci d’Italia e le pericolose alleanze con i barbari logorarono via via la sua immagine, specialmente presso gli Ateniesi. Ma la sua corte divenne un polo di attrazione per letterati e filosofi, anche perché lo stesso Dionisio amava comporre versi tragici, con una certa sopravvalutazione delle proprie capacità. Drammi familiari e difficili relazioni personali condizionarono in parte il suo agire, ma Dionisio resse il potere a lungo e in sicurezza fino alla morte, che lo colse nel suo letto.

L’autrice – Alessandra Coppola insegna Storia greca presso l’Università degli Studi di Padova. Si occupa del mondo greco antico e della sua ricezione in età moderna. Fra i suoi lavori recenti, Una faccia una razza? Grecia antica e moderna nell’immaginario italiano di età fascista, Roma, 2013.


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