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Assistenza psichiatrica Siracusa, Ets: “Le nostre richieste all’Asp rimaste senza risposta”

A dirlo Gaetano Sgarlata e Carmela Carbonaro, rispettivamente presidente regionale e delegato provinciale della ETS - Si può fare per il lavoro di comunità.

Poco personale renderebbe l’assistenza psichiatrica dell’Asp di Siracusa carente. A dirlo Gaetano Sgarlata e Carmela Carbonaro, rispettivamente presidente regionale e delegato provinciale della ETS – Si può fare per il lavoro di comunità. I due tornano a ribadire, dopo una prima richiesta già avanzata nei giorni scorsi, un incontro al direttore generale dell’Asp e a Roberto Cafiso, direttore di Dipartimento Salute Mentale, e alla dottoressa Donatella Capizzello.

“Non vogliamo entrare in polemica, – si legge nella nota – vorremmo solo dare il nostro contributo come associazione del terzo settore”.

Ets spiega, dal proprio punto di vista, i punti che rendono critica la situazione dei servizi in favore delle persone affette da sofferenza psichiatrica. Tra questi: fondi, concorsi non banditi e inevitabile quindi carenza di professionisti come psichiatri, psicologi, assistenti sociali, infermieri.

“Su una somma che – continua Ets – per legge l’Asp avrebbe dovuto stanziare di più di € 3.600.000 con la possibilità di produrre circa 144 progetti, spenderà forse € 200.000 per 8 progetti. Continuano a non essere fatti i concorsi per i direttori di modulo, 3 per Psichiatria adulti, uno per Neuropsichiatria infantile ed uno per il Sert (dipendenze patologiche), e da alcuni mesi non c’è neanche il direttore di dipartimento”.

E infine la carenza di personale, motivo per il quale il “centro di salute mentale di Siracusa per alcuni giorni la settimana nel pomeriggio rimane chiuso e gli utenti debbono rivolgersi in Ospedale per le visite dove trovano uno psichiatra costretto a lavorare su 4 fronti: reparto, ambulatorio, pronto soccorso, consulenze in Ospedale. Inoltre i centri diurni hanno difficoltà a funzionare ed in particolare quello di Siracusa, costretto da quasi 3 anni in locali inadeguati, è aperto in pratica solo formalmente”.

“Questa è una situazione insostenibile che configura un vero e proprio abbandono dei pazienti affetti da sofferenza psichiatrica e dimostra disinteresse per la sofferenza che vivono tutte le famiglie”, conclude Ets


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