Intorno alle 21.30 di martedì sera, è pervenuta alla sala Operativa della Capitaneria di Porto di Augusta una segnalazione di mancato rientro agli ormeggi di un piccolo natante da diporto con una persona a bordo, intenta a pescare con la canna nel tratto di mare antistante la foce del fiume S. Leonardo.
Sono scattate immediatamente le operazioni di ricerca e soccorso lungo tutto il tratto costiero di possibile approdo, che hanno visto impegnate in mare la dipendente motovedetta SAR CP 879 ed una pattuglia radiomobile con una squadra di militari per le ricerche a terra.
Le già di per sé complesse operazioni di ricerca in mare in ore notturne di un natante così piccolo, sono state rese ancor più complesse ed ardue dal fatto che la persona scomparsa a bordo del natante aveva dato alla moglie un destinazione differente da quella in cui poi effettivamente era andato e non aveva al seguito nessun tipo di strumento di comunicazione (telefono cellulare, radio VHF o segnalamenti luminosi).
Solo intorno alle 02.00, la Sala Operativa della Capitaneria di Porto di Augusta riceveva la comunicazione da parte dei familiari che il congiunto era rientrato a piedi a casa, dopo che, a seguito dell’avaria al motore fuoribordo, aveva pagaiato a lungo per raggiungere la riva. Lo sventurato, infatti, in balia del vento e della corrente che lo avevano allontanato parecchio dalla costa e dal luogo di partenza, era riuscito a guadagnare la riva pagaiando con un solo remo, solo dopo che le condizioni di vento e corrente erano divenute più favorevoli.
L’esito fortunatamente positivo della vicenda non può certo esimere la Capitaneria di Porto dal ricordare ai diportisti, che intendono prendere il mare, qualche consiglio utile ed alcune basilari regole di sicurezza:
– prima di avventurarsi in mare, verificare lo stato di integrità dello scafo e l’efficienza del motore
– prima di partire, controllare che vi siano a bordo una quantità sufficiente di carburante in ragione della navigazione che si vuole intraprendere, le attrezzature marinaresche e le dotazioni di bordo previste per la distanza massima dalla costa che si vuole raggiungere,
– informarsi presso le locali capitanerie di porto o un esperto del luogo circa la presenza di pericoli per la navigazione nel tratto di mare considerato;
– informare i familiari, gli amici o anche semplici conoscenti in merito alla navigazione che si intende effettuare, indicando la direzione della navigazione nonché la località e l’orario di previsto rientro.
E’ bene ricordarsi altresì di:
– non intraprendere la navigazione senza avere al seguito un qualsiasi ausilio elettrico o elettronico (VHF, telefono cellulare o altro) che possa in qualunque momento consentire una rapida e precisa individuazione del posto dove ci si trova;
– memorizzare il numero Blu gratuito 1530 per il soccorso in mare;
– avere al seguito una fonte luminosa che consenta nelle ore notturne di essere individuati anche a grande distanza, non ultimi anche i dispositivi luminosi quali i fuochi a mano a luce rossa ed i razzi a paracadute;
– portare con se ed indossare in caso di emergenza la cintura di salvataggio munito di catarifrangenti, che assolvono alla triplice funzione di sostenere il galleggiamento in caso di caduta in mare, di essere visibili ai soccorritori ed evitare collisioni con ignari mezzi nautici eventualmente in transito
– mantenere sempre la necessaria calma.
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