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Auteri (FdI) al sindaco di Pachino: “dove sono finiti i 100 mila euro di finanziamento per la valorizzazione del territorio? Chiesta un’ispezione alla Regione”

Dopo il trasferimento del Festival internazionale del Cinema di Frontiera "chiederò al dirigente generale del Dipartimento Turismo di predisporre un’ispezione per verificare se quei soldi sono serviti per finanziare attività che abbiano dato lustro al territorio pachinese"

“Lo scorso febbraio ho firmato un emendamento assieme al collega Gennuso per assegnare 100 mila euro al Comune di Pachino per la valorizzazione del patrimonio culturale e il sostegno delle risorse del territorio. Vorrei capire come il sindaco Carmela Petralito abbia speso i soldi e per questo chiederò al dirigente generale del Dipartimento Turismo di predisporre un’ispezione per verificare se quei soldi sono serviti per finanziare attività che abbiano dato lustro al territorio pachinese”. Il deputato regionale di Fratelli d’Italia, Carlo Auteri, è arrabbiato.

Perché ipotizzava si potessero spendere meglio i fondi che aveva destinato a Pachino e perché non si aspettava le dichiarazioni dell’ ideatore e direttore artistico del Festival internazionale del Cinema di Frontiera, che si è svolto per 22 anni nel borgo marinaro e che quest’anno sarà spostato in altre città siciliane perché – ha dichiarato – “non ci sono le condizioni per svolgere a Marzamemi la XXIII edizione, non solo finanziarie e logistiche”.

E a questo punto, l’on. Auteri, non capisce: “la prima cosa da fare, ricevuti i soldi dalla Regione, era quella di assicurare la prosecuzione di un festival prestigioso che si svolge da 23 anni. Ricordo anche che io stesso partecipai un anno con l’on. Nicola Bono, quando venne premiato Lando Bozzanca. E allora la domanda è: cosa ha fatto con 100 mila euro? Come ha speso quei soldi? Abbiamo dato 150 mila euro a Rosolini, stessa cifra a Noto, 75 mila euro a Sortino, 50 mila ad Augusta, 100 mila euro ad Avola. E tutti hanno svolto attività di valorizzazione del territorio con un evidente ritorno economico, tranne Pachino e Rosolini”.


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