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Autostrada Siracusa – Gela, il possibile stop ai lavori allarma la Cna: “la Regione faccia chiarezza”

"L’assessore alle Infrastrutture, Alessandro Aricò, e l'assessore all’Economia, Marco Falcone, dovrebbero quantomeno esprimersi con una sola voce per capire se esiste davvero una ipotesi di blocco dei lavori"

Un sopralluogo dell'assessore Falcone

Riteniamo indispensabile, al punto in cui stanno le cose – dicono il presidente della Cna territoriale di Siracusa, Rosanna Magnano, e di Ragusa, Giuseppe Santocono – una grande operazione di verità e trasparenza sulla vicenda relativa al completamento dei lavori.”

Le Cna territoriali di Ragusa e Siracusa chiedono al governo regionale maggiore chiarezza su ciò che sta accadendo sul tratto Siracusa – Gela e nello specifico nel tratto tra Modica e Ispica. Nei mesi scorsi, infatti, si è parlato del paventato rischio legato al blocco dei lavori per il completamento del lotto autostradale. La Cna, dialogando con le imprese fornitrici, ha preso atto che le stesse erano state saldate fino al mese di dicembre e di fatto stanno continuando a lavorare e a pagare i loro dipendenti. Ecco perché le notizie che riguardano un nuovo blocco dei lavori preoccupano il territorio, le imprese e le famiglie dei numerosi lavoratori impegnati.

Dobbiamo dire di più – proseguono le Cna -. E cioè che il 18 marzo scorso ad esempio in occasione di un convegno organizzato dalla Cna a Ragusa per discutere delle due autostrade, la Siracusa Gela e la nuova Ragusa Catania, alla presenza dell’assessore regionale al territorio e Ambiente Elena Pagana e del dirigente regionale alle Infrastrutture architetto Salvatore Lizzio non è emersa nessuna posizione da parte del Governo regionale che lasciasse presagire il blocco dei cantieri. Per cui, tutta questa vicenda merita di essere definita fin dentro i particolari”.

Le Cna territoriali di Siracusa e Ragusa sono state protagoniste, durante il periodo in cui il cantiere è rimasto fermo per due anni, di una forte spinta, con l’ausilio delle rispettive Prefetture, del Governo regionale e del Cas, per fare ripartire l’opera grazie all’impegno soprattutto della Cosedil e delle imprese del territorio che, nonostante le pesanti perdite subite dal fallimento della precedente impresa appaltatrice, ritennero fondamentale e strategico riprendere i lavori e concentrarsi sull’obiettivo di consegnare al territorio la più grande opera realizzata nel Sud Est siciliano.

Oggi, quindi – commentano i due segretari territoriali, Gianpaolo Miceli per Siracusa e Carmelo Caccamo per Ragusa – sarebbe opportuno fare chiarezza da parte del Governo regionale. L’assessore alle Infrastrutture, Alessandro Aricò, e l’assessore all’Economia, Marco Falcone, dovrebbero quantomeno esprimersi con una sola voce per capire se esiste davvero una ipotesi di blocco dei lavori, se il Cas ha pagato o meno la Cosedil o se il ministero ha inviato o meno le somme per pagare l’impresa appaltatrice. Insomma, non si può, su una vicenda così importante, rimanere ancorati a degli articoli di stampa e ad una comunicazione parziale e non istituzionale. La Cna di Ragusa e Siracusa insieme esprimono, quindi, la necessità di ottenere rapidamente una parola chiara e definitiva per il bene delle aziende fornitrici e sub appaltatrici che collaborano giorno dopo giorno alla realizzazione dell’opera. Il governo regionale dica a sua e tranquillizzi le imprese tutte. Abbiamo sempre sostenuto che la Siracusa Gela è un’opera che si potrà completare solo grazie al protagonismo e all’impegno del territorio. Occorre evitare di innescare preoccupazioni pericolose”.


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