In tendenza

Avola, riapertura punto nascita, il sindaco Rossana Cannata: “pretendiamo le scuse da Rotondo e le dimissioni di Gilistro”

Il primo cittadino replica alle accuse dell'ex senatore Rotondo e del deputato regionale Gilistro

Pretendiamo le scuse del Politico medico Rotondo e a Gilistro che rassegni il mandato regionale. Le dichiarazioni dell’ex senatore ed ex primario del reparto di Pediatria dell’ospedale Umberto I di Siracusa Antonio Rotondo di chiusura del punto nascita Avola-Noto e di pediatria e le sue affermazioni politiche esternate sostenendo che dietro la difficoltà sanitaria del personale “ci sono dietro interessi elettorali” e “clientelari” sono gravissime e sconcertanti“. Il commento del sindaco Rossana Cannata in merito a quanto dichiarato dall’ex senatore Antonio Rotondo e dal deputato regionale Carlo Gilistro sulla chiusura momentanea del punto nascita di Avola. Per il parlamentare regionale del M5S, la prima decisione dell’azienda sanitaria di sospendere i parti ad Avola per dirottarli a Lentini ed a Siracusa è stata corretta.

Rappresento una città di 30 mila abitanti e mi sento anche di rappresentate una intera zona sud di ben 110 mila persone. Un medico e politico muove accuse gravissime, intollerabili, tirando in ballo interessi come se la comunità fosse composta non da cittadini ma da animali (con rispetto altrettanto per gli amici pelosi). Pretendo delle scuse – aggiunge Rossana Cannata-. Non so di cosa parli l’ex senatore, che non tiene conto delle necessità di donne in gravidanza, le quali hanno il diritto di partorire e di avere una indispensabile e necessaria assistenza in un presidio di prossimità così come dei diritti di tutti i bambini in questo periodo freddo e critico. Risultano infatti tutti i posti pieni per il ricovero di tanti bambini che soffrono in queste settimane di bronchioliti e di virus. Non siamo cittadini di serie C, così come non lo sono i cittadini di Portopalo, Pachino, Noto, Rosolini, di Cassibile, di Fontane Bianche, che come punto di riferimento hanno certamente l’ospedale “Di Maria””.

Rossana Cannata ribadisce un aspetto su cui non transige. “Non consento assolutamente che passi il messaggio secondo cui facciamo politica clientelare. Chi lo dice si rende responsabile di una gravissima strumentalizzazione, forse convinto che esista solo Siracusa o solo Lentini. La zona sud disponeva già di un Punto Nascita e non si può di certo interrompere un pubblico servizio, lasciando abbandonate al proprio destino le donne gravide del territorio o i bambini necessarie di cure. A prendere provvedimenti dal punto di vista tecnico – chiarisce – ovviamente è l’Asp, non certamente il sindaco che, però, difende sicuramente le famiglie, le donne e i bambini dell’intera zona sud e non solo. Il nostro è un presidio eccellente. Merito e gratitudine, dunque, al personale. Disarmante che qualcuno, anziché tenere conto di tutto questo, colga l’occasione per lanciare accuse gravissime e fuori da ogni logica. Appaiono anomale le defezioni dei pediatri che se devono prestare servizio ad Avola risultano in questo periodo stranamente in malattia o congedo e in turno regolarmente invece negli altri presidi. Da parte mia ribadisco gratitudine per lo sforzo e l’impegno però bisogna agire con correttezza e far fronte alle emergenze che in questo periodo il reparto sta affrontando secondo quello che ovviamente l’asp predispone. Lascia poi perplessa la dichiarazione del deputato Gilistro che anziché pretendere il potenziamento dei servizi sanitari si limita a dire “meglio 2 reparti che gli attuali 3” addirittura dichiarando che “accontentare presidi più piccoli è un danno enorme”. È evidente che il deputato non sia a conoscenza, ed è alquanto grave, che il Di Maria-Trigona è un ospedale Dea di I livello proprio come quello di Siracusa e di livello superiore per pluralità di reparti rispetto al presidio base di Lentini. Che l’intera zona sud e anche i siracusani di Fontane bianche e Cassibile prendano atto che addirittura dare assistenza è un danno. Quali azioni sta mettendo in campo il deputato? Anziché chiedere il potenziamento dei reparti chiede invece addirittura la chiusura! Scandaloso ricoprire un ruolo così importante senza difendere i diritti di persone umane peraltro le più fragili! Chiedo a questo punto l’ispezione in tutti i presidi per verificare cosa sta accadendo e per quale motivo addirittura si chiede la chiusura di reparti che sono inseriti in rete ospedaliera. Ricordo che il punto nascita dell’ospedale Avola Noto come ribadito anche recentemente dal commissario straordinario dell’Asp di Siracusa Salvatore Lucio Ficarra esiste da 40 anni ed è stato istituito nel 2015 dal Governo regionale Crocetta con D.A. della Regione Siciliana 46/2015. L’apertura del punto nascita è prevista obbligatoria nei Dea di 1° livello secondo i criteri stabiliti dal DM 70/2015. La mancanza della Ostetricia e Ginecologia nel sud della provincia era causa di grave disagio per gli utenti costretti a rivolgersi agli ospedali delle province vicine alimentando, tra l’altro, il fenomeno della mobilità passiva con danno anche economico per l’Asp di Siracusa. Sempre lo stesso commissario Ficarra ha chiarito che “da maggio 2022, data di apertura del reparto, a maggio 2023, i nati sono stati 517, quindi un dato pienamente in linea con le direttive ministeriali. Tutto ciò nonostante le ovvie criticità connesse all’avviamento dell’attività. Nel 2022, secondo i dati Agenas, i parti cesarei (tenuto conto che è il primo anno di funzionamento) sono stati il 31 per cento circa. Quanto sopra per dovere di verità, ricordando che l’Azienda ha sempre lavorato e continua a lavorare per garantire un adeguato ed efficiente servizio sanitario pubblico alla collettività, che garantisca il giusto contemperamento tra esigenze di cura, tempi di attesa e risorse disponibili. Le critiche costruttive sono sempre ben accette e servono da pungolo, non anche quelle meramente pretestuose, animate in alcuni casi da contrapposizioni politiche e posizionamenti personali, che di fatto collidono con gli interessi pubblici al mantenimento di un’efficiente struttura pubblica al servizio della collettività. E ancora ricordo che in una nota stampa il direttore del Dipartimento materno infantile Antonino Bucolo, assieme al direttore sanitario dell’ospedale Avola-Noto Antonio Ferla e al direttore del reparto di Pediatria dell’ospedale Avola-Noto Giuseppe Di Stefano, hanno dichiarato espressamente che “esistono i criteri di sicurezza per assicurare la gestione dei pazienti pediatrici e la gestione dei neonati in sala parto così come previsto dal decreto assessoriale per i punti nascita di I livello, smentendo ogni affermazione secondo la quale il presidio nei menzionati reparti non garantisce gli standard di sicurezza”.

In una diretta social il sindaco Rossana Cannata ha replicato punto per punto a Rotondo e Gilistro e tante partorienti e neo mamme hanno commentato, raccontando la loro esperienza e esprimendo la loro preoccupazione.
Da donna e mamma ancora ho raccolto con sensibilità le preoccupazioni di tante donne e mi sento a titolo esemplificativo di riportare quello di una mamma”Gentile Sindaco, mi scusi se la disturbo, soprattutto durante una giornata di festa. Mi chiamo E. G. e le scrivo in quanto, mercoledì ho programmato un cesareo presso la struttura di Avola. Ho letto che momentaneamente il reparto è stato chiuso e tutto è stato dirottato a Siracusa e Lentini. Io la prego di far qualcosa perché purtroppo durante la prima gravidanza non ho avuto una bella esperienza a Siracusa e il solo pensiero di dover partorire lì mi terrorizza. In più ci sarebbe anche la possibilità che non ci sia il mio ginecologo. La prego come donna e mamma di far qualsiasi cosa. La ringrazio”. E ancora “Buongiorno sindaco, questa mattina ho avuto la notizia che ad Avola non si partorisce nonostante il 6 sembrava tutto tornato alla normalità. È assurdo che io debba partorire tra meno di 2 giorni e ancora non so dove e soprattutto chi mi farà partorire. Io sono di Siracusa e per 9 mesi ho fatto avanti e indietro e ora mi sento dire che non ho neanche la certezza di avere il mio medico vicino“.


© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni
Stampa Articolo


© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni