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Avola, scambio elettorale politico mafioso: prosciolto Giamblanco, oltre che Gennuso

Giamblanco avanzerà richiesta di risarcimento per tutti i danni subiti e causati da una carcerazione ingiusta

Dopo un’accurata indagine da parte della Procura Distrettuale Antimafia di Catania, il Gip dello stesso Tribunale ha decretato l’archiviazione del reato scambio elettorale politico mafioso contestato al Francesco Giamblanco, difeso dall’avvocato Antonino Campisi.

Nell’aprile del 2018 Giamblanco veniva arrestato per aver, a dire degli inquirenti, in occasione delle elezioni regionali del 2017, procurato voti in cambio di altre utilità all’onorevole Pippo Gennuso. Dopo scrupolosi indagini difensive svolte dall’avvocato Antonino Campisi, in cui si accertava la mancanza di qualsiasi rapporto politico e non con l’onorevole Gennuso, la circostanza che sia Giamblanco sia i suoi familiari non fossero andati a votare il giorno dell’elezioni e che tutti i dialoghi captati avevano ad oggetto questioni attinenti allo sport allora praticato assieme ai suoi amici, cioè il ciclismo, il Tribunale del Riesame di Catania scarcerava Giamblanco, rimettendo quest’ultimo in piena libertà per mancanza dei gravi indizi di colpevolezza.

Dopo anni di indagine la Procura di Catania ha avanzato richiesta di archiviazione, avallata dal Gip di Catania, che vede oggi prosciolto Giamblanco dal reato di voto di scambio politico-mafioso. “Nessuna condotta illecita può essere contestata a Giamblanco – commenta il suo difensore – men che meno reati associativi, quest’ultimo è e rimane persona incensurata, che non può essere dipinta per ciò che non è”. Dopo questo calvario, Giamblanco avanzerà, per mezzo del proprio avvocato Antonino Campisi, richiesta di risarcimento per tutti i danni subiti e causati da una carcerazione ingiusta.


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