Lo chiamano il boss poeta, ma dopo tre mesi di latitanza, adesso è rinchiuso al carcere di Cavadonna. L'appellativo gli era stato dato perché mentre si trovava rinchiuso nel carcere milanese di Opera scrisse alcuni “insegnamenti” al figlio, anche se quelle parole non avevano nulla di poetico. Reggente del clan di Torre Annunziata, figlio di Valentino Gionta (attualmente al 41-bis)
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