E’ tornato a riunirsi nel pomeriggio di ieri, lunedì 1 febbraio, a Francofonte, il tavolo tecnico istituito dal Sindaco Giuseppe Castania per far fronte all’emergenza crisi agrumicola nella zona Nord del Siracusano. Ne dà notizia l’Ente comunale della cittadina.
Presenti all’incontro l’assessore regionale all’Agricoltura Giambattista Bufardeci, i deputati regionali Vincenzo Vinciullo, Giuseppe Gianni, Bruno Marziano, Giuseppe Gennuso, il direttore della Federcoltivatori di Siracusa, Nino Gozzo, l’assessore provinciale all’Agricoltura, Nunzio Dolce, nonché i rappresentanti delle sigle sindacali Ugl , CGIL e Cisl e Uil, il comitato spontaneo degli agrumicoltori di Lentini, Carlentini e Francofonte, e diversi produttori e consiglieri comunali della città.
Ad introdurre e moderare i lavori dell’assise il primo cittadino francofontese, che ha sinteticamente illustrato la piattaforma delle proposte d’intervento a favore del comparto da avviare in via d’urgenza e quelle a media e lunga scadenza attuativa. Tra le prime richieste avanzate da Castania, quella di dichiarare immediatamente lo stato di crisi e di ritirare attraverso specifici bandi l’invenduto , che per il 2010 si annuncia quantitativamente il triplo rispetto alle precedenti annate. Tra le azioni future figurano, invece, la realizzazione di un sito di trasformazione locale ed una serie di garanzie legislative che arginino la concorrenza extracomunitaria del settore, che oggi a detta di Castania straccia i prezzi di mercato spacciando prodotti di bassa qualità per i tarocchi locali, dalla indubbie peculiarità organolettiche.
Istanze, quelle di Castania, nel loro complesso avallate dall’Assessore regionale all’Agricoltura Titti Bufardeci. All’Ars invece saranno presentati a breve diversi disegni di legge ed interrogazioni dei vari parlamentari: Enzo Vinciullo ha già fissato 21 punti su cui intervenire, tra questi l’utilizzo del fotovoltaico per le coltivazioni in modo da risparmiare sui costi per l’approvvigionamento elettrico e la concessione dell’acquisto del gasolio ai prezzi politici concessi ai pescatori; Pippo Gianni invece punterà sulla commercializzazione dei prodotti locali agendo sulle grandi catene di distribuzione presenti nel territorio, con le quali fare anche un discorso d’esportazione; Bruno Marziano chiederà, infine, un’intermediazione con gli istituti di credito, affinché concedano dilazioni o addirittura il blocco momentaneo del pagamento delle rate dei mutui accesi.
“La classe politica dirigente – ha commentato il sindaco Castania – sta dando prova di seguire un’unica direttrice per sostenere il comparto trainante del territorio, visto che in passato la redditività dello stesso non ha pensato a creare alternative di sviluppo investendo in altri settori e che necessita dunque ora più che mai del sostegno di tutti al di là delle ideologie e degli schieramenti politici. Nelle prossime settimane il tavolo si riunirà per verificare passo passo i risultati ottenuti”.
Ampia la riflessione dell’assessore regionale Bufardeci sulla tematica oggetto dell’incontro tenutosi ieri a Francofonte, che a detta di Bufardeci tocca una probelmatica che coinvolge anche molti altri centri della Provincia di Siracusa: “La crisi agrumicola è un tema drammaticamente importante – ha detto Bufardeci – Lo stesso momento di confronto che sta avvenendo a Francofonte, si sta verificando contemporaneamente anche a Lentini, Ramacca, a Pachino, Avola dove i sindaci sono impegnati a vivere in prima persona la crisi agrumicola”.
“C’è una forbice che si è allargata tra il costo che il produttore non riesce a recuperare ed e il prezzo del prodotto al banco – prosegue l’assessore regionale – Pertanto, occorre operare una commercializzazione che ci porti ad una filiera molto più corta. Ma questo prelude il fatto che occorre sviluppare la capacità di stare insieme per poter meglio competere col mercato e intervenire a fronte della grande distribuzione. Tutti provvedimenti che impone l’emergenza: è stato firmato un decreto dall’assessore Cimino con cui si sospendono i i pagamenti per le imprese agricole a artigianali a carattere regionale. In pratica viene applicata la sospensione di dodici mesi in termini di tributi da pagare alla Regione. Occorre un provvedimento fondamentale, che faccia da cornice agli altri, che il governo nazionale deve adottare e nei confronti del quale abbiamo già richiesto lo stato di crisi. Nei giorni scorsi ho incontrato il sottosegretario Letta e il Ministro”.
Bufardeci ha inoltre reso noto che nei prossimi giorni avrà luogo un incontro a Roma nella speranza che il governo nazionale riconosca lo stato di crisi, “perché non possiamo prevedere nessuna soluzione a breve termine se non otteniamo questa declaratoria a cui conseguirà la deliberazione della moratoria dei nostri pagamenti, dei contributi previdenziali con l’Inps”, precisa l’assessore, che propone inoltre quale azione diretta la possibilità di acquistare il prodotto trasformato in modesta quantità, cosa che a suo dire aiuterebbe il comparto e l’economia.
“Manca comunque un grande marchio che dia la garanzia che il prodotto sia siciliano – conclude Bufardeci nella sua nota – Questo comporta l’obbligo della tracciabilità. Come è stato prodotto, coltivato e come è arrivato a quel mercato l’agrume. Non si sa ad oggi a chi tocca fare questo controllo di qualità. Non c’è un controllo nelle dogane. Occorre operare con uno sforzo ulteriore in termini di filiera corta e mercato del contadino. Questo è l’anno in cui possiamo rimodulare i fondi comunitari”.
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