Riceviamo e pubblichiamo di seguito una lettera aperta a firma del consigliere comunale Sergio Bonafede:
“A seguito di “false notizie” e “voci di corridoio” circolate nei giorni scorsi, in merito ad un mio presunto “ritorno al passato”, tra le file del PDL, tengo a precisare che mai ho ceduto alla tentazione di agire per interesse personale forte anche della mia militanza cristiana, mai ho animato una presa di posizione o un semplice documento del risentimento contro qualcuno volendo semmai agire solo per gli interessi della Città. Nel PDL mi ero candidato nel 2008 ma tengo a precisare, oggi più che mai, ne ho quasi immediatamente preso le distanze dichiarandomi indipendente pur non facendo mancare il mio sostegno al Sindaco Visentin sulle problematiche che investivano il bene collettivo. Agire da indipendente mi ha consentito di non dovere essere sottoposto a diktat più o meno espliciti, potendo meditare e non semplicemente obbedire rispetto a questioni grandi e piccole fra quelle trattate in Consiglio comunale.
Le superiori premesse erano d’obbligo pensando piuttosto alle strane regole che sembrano vigere nell’ambiente della politica siracusana, ambiente nel quale sembra un’ipotesi immaginaria che un cittadino possa impegnarsi in nome e per conto solo dei propri simili. Nell’anno 2010 a terzo millennio iniziato, sembrano ancora attuali le regole della colonizzazione e del clan inteso come ristretto ambito di persone capaci di decidere su un territorio. Per sfuggire a questa logica ormai obsoleta e per cercare di dare nuovo sbocco all’attività politica cittadina, il sottoscritto si è impegnato, con una “scelta coraggiosa”, ad ostacolare qualsiasi tentativo da parte di un gruppo che porge lo sguardo verso il “proprio orticello” piuttosto che al bene comune.
Contrario all’inserimento in giunta di politici nazionali e regionali, anche se per un breve periodo, perché non si può paralizzare Siracusa per giochi di alleanze e di potere aspettando evolversi della politica Nazionale e su quello che sarà il dopo14 di dicembre bloccando di fatto ogni attività amministrativa. Ho partecipato ad una serie di incontri e iniziative per tentare di ostacolare eventuali “giochi di “potere” che vanno a discapito della collettività. E’ capitato di recente che qualcuno, commettendo “ errore“ abbia male interpretato il mio pensiero subito ipotizzando una nuova scelta di campo o un ritorno al vecchio gruppo e di fatto tentando di spegnere l’anelito che da sempre ho ad agire solo per la comunità siracusana.
Se qualcuno ha inteso diffondere che la mia indipendenza fosse finita, se qualcuno non vede l’ora che il sottoscritto si appicchi una targa di questo o quel partito per fare un salto di qualità, intendo decisamente deluderlo dicendo a chiare lettere che fin quando non apparirà all’orizzonte un programma chiaro e definitivo per la città, , il sottoscritto resterà indipendente perché tale scelta è maturata in tempi non sospetti e non aderisce ad alcuna “ moda “ del momento.
Non mi dilungo ulteriormente in quanto da sempre penso occorra essere pragmatici e non semplicemente teorici. Siamo stufi delle troppe chiacchiere o dai ragionamenti fatti da “palazzo“. Oggi c’è da scendere fra la gente, per “sentire“ le difficoltà delle persone amministrate e per capire che non basta un riconoscimento Unesco per garantire a vita i tanti gioielli di quella vecchia signora chiamata Siracusa”.
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