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Dalla crisi di allevatori e forestali alle punta di diamante enogastronomia e turismo. Il sindaco di Sortino Vincenzo Parlato a 360 gradi

Pronto il rimpasto in Giunta a Sortino, entra FdI. Il sindaco: “pacificare per amministrare bene il territorio”

Enogastronomia, artigianato, turismo, beni culturali e poi un pensiero ad allevatori e forestali, che devono essere tutelati e garantiti. Il sindaco di Sortino, Vincenzo Parlato, ospite ai microfoni di SiracusaNews ha parlato di tutto: dai mestieri quasi scomparsi alla necessità di salvaguardare professioni che rischiano di estinguersi, alla politica che deve essere vicino alla gente e sburocratizzata fino al via libera a una gestione provinciale del servizio idrico mal digerita ma necessaria per intercettare investimenti. E intanto per gli ultimi tre anni di amministrazione sta allargando la coalizione.

Un doppio ingresso in Giunta che vedrà protagonista soprattutto il “nemico” storico (politicamente parlando) Nello Bongiovanni in quota Fratelli d’Italia, vicino al deputato regionale Carlo Auteri. Un modo, spiega, per coinvolgere anche quella compagine che ha iniziato all’opposizione a spendersi attivamente per il proprio Comune. Pacificare per amministrare. A maggior ragione per chi, arrivato al secondo mandato e quindi ineleggibile per un terzo, dovrà lasciare il testimone a qualcuno e un territorio da tutelare.

Perché tante sono le eccellenze: i pupi e i pupari (che stanno caratterizzando gli eventi natalizi), il miele e il pizzolo. E poi Pantalica con la nuova area ristoro di Serramenzana gestita da un privato che fornirà nuovi servizi ai visitatori. Non è tutto oro quello che luccica, però, perché il comparto degli allevatori è in forte crisi per via del foraggio costoso e di scarsa qualità peggiorato dalla siccità degli ultimi 6 mesi. E i forestali invece si trovano davanti a giorni lavorativi limitati che non permettono manutenzione e controllo di un territorio preda di incendi durante la stagione estiva. Parlato ha anche ammesso di non vedere futuro nell’Unione dei Comuni Valle degli Iblei così come concepita oggi, priva di servizi, fondi, coperture politiche ed economiche e di una visione, quindi si è arrivati a un bivio: rimodulare o chiudere questa esperienza.

Infine il desiderio di essere ricordato, finita questa esperienza, come un buon sindaco.


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