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Dalla fusione tra Ferla e Cassaro al “disastro” del Reddito di cittadinanza: il sindaco Giansiracusa a tutto tondo

Giansiracusa ha elencato pregi e difetti di una comunità che dirige da 12 anni con il suo terzo mandato da primo cittadino, ha ammesso di aver trovato attorno a sé tante persone che hanno creduto alla sua visione, al suo progetto, a un futuro diverso

I piccoli comuni hanno difficoltà a sopravvivere, non è una novità, ma nell’intervista di oggi su SiracusaNews al sindaco di Ferla, Michelangelo Giansiracusa, viene lanciata una proposta che potrebbe essere sì provocatoria, ma anche una possibilità per evitare il tracollo e l’estinzione dei due centri: una fusione con Cassaro. Se ne parla da anni, ma non si è mai davvero messo mano a tale ipotesi, che potrebbe portare non tanto a un risparmio sulla spesa pubblica ma a un’unione di intenti in grado di migliorare l’attrattività sui fondi. Il sindaco di Ferla ha rivelato che ne parlerà con la collega Mirella Garro.

Per il resto, dopo aver analizzato (da capo di Gabinetto di Siracusa) la questione criminalità con l’escalation di furti in questa settimana in Ortigia, Giansiracusa ha elencato pregi e difetti di una comunità che dirige da 12 anni con il suo terzo mandato da primo cittadino, ha ammesso di aver trovato attorno a sé tante persone che hanno creduto alla sua visione, al suo progetto, a un futuro diverso. E i ferlesi lo hanno compreso e hanno scommesso sulle buone pratiche energetiche, sugli esperimenti sociali avviati negli anni (case a 1 euro, albergo diffuso) e su una cittadina che è diventata esempio in Italia. Tanto che lo stesso Giansiracusa è invitato in tutto il Belpaese a raccontare la propria esperienza.

Le difficoltà di vivere in un comune piccolo, dell’entroterra, sono note a tutti – dalle distanze alla decrescita demografica – ma a Ferla non va sempre tutto bene, così come non va bene in quell’Unione dei Comuni iblei che ha visto la fuoriuscita di Buccheri e che poteva dare molto di più in termini di servizi e invece si è fermata a una condivisione di intenti e di politica. Anche perché il Pnrr non darà nulla di più rispetto al passato, mentre i trasferimenti da Stato e Regione si assottigliano sempre di più, tanto da rendere quasi insostenibile un bilancio comunale con le sole entrate delle tasse.

Un ultimo pensiero sul reddito di cittadinanza, particolarmente osteggiato da Giansiracusa (e non solo col senno del poi): il sindaco ha spiegato per quali motivi questo tipo di assistenzialismo abbia penalizzato innanzitutto la sua comunità dicendosi d’accordo sulla scelta del Governo Meloni di interrompere tale sussidio.


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