Si è celebrata ieri la ricorrenza della Dedicazione della Chiesa Cattedrale. L’Arcivescovo Mons. Salvatore Pappalardo ha presieduto la solenne celebrazione eucaristica. “Periodicamente – ha detto mons. Pappalardo nel corso del’omelia – dobbiamo soffermarci a riflettere e verificare, insieme ai nostri più stretti collaboratori, come sono vissute le nostre celebrazioni eucaristiche, quale incidenza esse hanno nella vita del singolo fedele e nel tessuto delle nostre comunità; come evitare che esse si riducano ad un semplice rito che, per quanto solenne e ricco di simboli, rischia di rimanere inefficace per la vita spirituale di quanti vi partecipano; come, invece, dobbiamo valorizzare ogni singola celebrazione eucaristica, soprattutto quella domenicale, perché essa esprima e manifesti il mistero della Chiesa e diventi momento fortemente qualificante della vita di fede di ogni discepolo di Cristo e ne determini l’autentica spiritualità, che è la spiritualità della comunione e, perciò, del servizio e dell’amore cristiano”.
Prima della celebrazione si è tenuta l’Assemblea Pastorale Diocesana. Presente don Roberto Repole, presidente dell’Associazione teologica Italiana, che si è soffermato sul tema ” La Chiesa come Fraternità”. Don Repole, Presbitero della diocesi di Torino, docente di Ecclesiologia e Cristologia presso la facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale – sezione di Torino, partendo dalla concezione biblica dell’uomo creato a immagine e somiglianza di Dio, ha richiamato l’interpretazione di san Paolo che vede in Gesù Cristo l’immagine di Dio e dunque l’uomo creato secondo l’immagine di Dio lo è a immagine di Cristo, l’uomo “certo e vero”.
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