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Detassazione e contrasto all’evasione, i designati assessori di Trigilio illustrano le loro “proposte” per la città

Le dichiarazioni di Jlenia Veneziano e Gianluca Belviso

“Siamo scesi in campo perché non possiamo più essere spettatori passivi di questa disastrosa politica che ha emarginato ulteriormente le periferie e vogliamo dare il nostro contributo al miglioramento della qualità di vita dei siracusani e di chi visita il nostro splendido territorio. Come? Attraverso proposte concrete, facilmente perseguibili, rifuggendo dalle false promesse e dai progetti dilazionati nel tempo”.

Si presentano così gli assessori designati dal candidato a sindaco del capoluogo aretuseo Roberto Trigilio, Jlenia Veneziano e Gianluca Belviso. Volto nuovo la prima, giovane tributarista ed economista, esperta nell’intercettazione e gestione di fondi, ingegnere di lunga esperienza, il secondo, che da anni si spende nel volontariato per garantire sicurezza negli edifici scolastici. Entrambi sposano la filosofia dell’ora e subito.

Hanno un piano d’azione ben definito, i due potenziali assessori. I loro cavalli di battaglia? Detassazione e contrasto all’evasione, incentivando le buone prassi e coinvolgendo la cittadinanza in modo attivo; riforma digitale della macchina burocratica; predisposizione di un ufficio che si occupi davvero di captare Fondi Europei e di uno efficiente che garantisca trasparenza sugli appalti pubblici; ottimizzazione e attivazione di nuovi servizi a sostegno delle donne, incrementare a 36 ore lavorative settimanali i contratti di tutti i dipendenti pubblici e non per ultima la “riqualificazione delle periferie” e la “reale” messa in sicurezza di tutti gli edifici scolastici, che versano in condizioni precarie, nonché la consequenziale programmazione delle infrastrutture scolastiche del futuro.

“Ad esempio, in merito alla Tassa sui Rifiuti – spiega Jlenia Veneziano – la nostra proposta è quella di realizzare maggiori isole ecologiche per la differenziata a supporto della raccolta porta a porta, attraverso un sistema di smart-card con cui applicare una scontistica annuale, che incentivi il cittadino a smaltire in maniera appropriata i propri rifiuti. In questo modo si eviterebbe, specie durante la stagione calda, di tenere la spazzatura stagnante in casa, avendo l’opportunità di conferirla anche in maniera autonoma. Inoltre, per evitare olezzi per le vie del centro storico, vorremmo una squadra qualificata e dedicata di operatori, con la previsione di più passaggi al giorno”.

E per l’acqua, fardello di molti utenti per le esose bollette che vengono addebitate e un sistema idrico-fognario logoro? “Una proposta per limitare i costi del servizio – intervengono Veneziano e Belviso – potrebbe essere quella di installare impianti fotovoltaici per produrre l’energia per l’estrazione dalle falde, un nuovo campo pozzi e il riutilizzo dello storico Canale Galermi e il completamento del tratto fognario allo IAS”.

“Vorremmo inoltre – aggiungono Veneziano e Belviso – istituire una squadra interna all’Amministrazione di alta professionalità per l’“ingegneria in house”, che sviluppi le fattibilità tecnico-economiche dei progetti per potere accedere ai finanziamenti previsti da diversi fondi. Ad oggi manca totalmente la progettualità. Inoltre, bisognerebbe, come legge prevede, incentivare il personale interno all’Ente, con un sistema di equa premialità utilizzando gli incentivi per funzioni tecniche in modo tale che vengano erogati direttamente al personale dipendente, senza la confluenza nel fondo per l’incentivazione come invece previsto finora, attuando una semplificazione sul piano finanziario, burocratico e contabile”.

La nostra sfida? Dicono all’unisono i due professionisti, contribuire, alla riqualificazione di tutti i quartieri e zone più degradate. Un esempio? La riqualificazione della Borgata, mettendone in risalto i punti di forza e abbassando i livelli di attuale degrado, puntando sulla creazione di un’area verde a parco con un “Urban District degli antichi mestieri” e sulla creazione del Museo di Santa Lucia, utilizzando l’attuale gradinata coperta e la riconversione dello stadio Nicola De Simone, spostandolo appena fuori Città, per divenire un contenitore strategico e polivalente”.

“Una struttura – conclude Belviso – che consentirà non solo agli atleti del Siracusa Calcio, ma anche a quelli di altre associazioni sportive, ai disabili, di allenarsi in luoghi adeguati, sicuri e confortevoli, e di sfruttare la stessa struttura per ospitare concerti di una certa portata e creare al suo interno un polo di convegnistica e di ristorazione”. “Non soltanto – spiega Belviso – abbiamo provveduto alla redazione di un MASTERPLAN, a firma dell’arch. TROIA, per riqualificare la BORGATA, ma abbiamo già avviato un’interlocuzione con eventuali finanziatori del nuovo Siracusa Stadium. Non si tratta di mera demagogia – chiarisce”.


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