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Deve operarsi in Germania per una malformazione ossea: appello per una raccolta fondi

A farsi portavoce della storia di Patrizia Spinelli è stato il presidente dell' associazione genitori e figli “Unitevi a noi” Antonio Caruso

A causa di una malformazione ossea, che le crea problemi neurologici, dovrà sottoporsi ad un delicato intervento chirurgico in Germania, che costa oltre 70.000 euro una donna di 31 anni, Patrizia Spinelli, che ha lanciato sui social un appello a tutti gli augustani per aiutare ad affrontare la spesa dell’operazione che, da sola, non riesce a sostenere.

A farsi portavoce della richiesta di aiuto è il presidente dell’associazione genitori e figli “Unitevi a noi” aps ets Antonio Caruso, “certo di avere numerosi riscontri e di poter contare sulla generosità dei cittadini augustani”, che già in passato hanno dato prova di buon cuore aiutando altre persone che necessitavano di interventi chirurgici importanti, tra cui anche Patrizia Epaminonda, la moglie dello stesso Caruso che ha postato sui social una lettera aperta e un video di appello in cui la trentunenne racconta che i suoi problemi di salute iniziano a 17 anni con un blocco urinario, ma dalle viste effettuate a quel tempo nessuno sapeva dirle niente: “non si vede nulla di anomalo… proviamo con questo, proviamo con quell’altro… questo si è ripetuto per ogni specialista e per ben 15 anni …un peregrinare per l’Italia infinito. Negli anni questi sintomi iniziali che prendevano un solo comparto del mio corpo e per me già troppo invalidanti – racconta – si sono tramutati in tanti ,tantissimi altri, di natura anomala, sconosciuta, sino ad arrivare a sintomi molto gravi”.

È cosi iniziato un peregrinare in Italia da tanti medici, con tutto il corredo di soldi spesi, farmaci  presi, ma anche tanta frustrazione, delusione e impotenza per un problema che non si risolveva: “Negli anni il mio corpo inizia a ribellarsi sempre di più e così comincia, cinque anni fa, il periodo più brutto , complicato, surreale della mia vita… – prosegue la donna – Dico sempre che sono caduta così in fondo che il botto si è sentito ovunque… Immaginate che il vostro corpo all’improvviso si immobilizzi, non senti più le gambe, non hanno forza, i nervi iniziano ad impazzire e tu insieme a loro. Cominciano le parestesie agli arti inferiori, neuropatie in quasi tutto il corpo, dolori sacrali inimmaginabili che mi portano a non potermi mai più sedere da quel giorno… Inizio ad avere le difese immunitarie così basse da avere il virus zoster anche 5 volte l’anno… Un  inferno sulla terra”.

La trentunenne si chiude in se stessa, iniziano gli attacchi di panico, la depressione, non riuscire più a deambulare fino a quando, anche grazie all’aiuto della cugina e di tanta fisioterapia, la giovane si rimette piano piano  in piedi e un anno fa arriva in una clinica a Catania, dove dopo tanto girovagare, trova dei medici che hanno quel qualcosa in più: “nel giro di poche ore il mio caso diventa virale tra i medici e – continua ancora – decidono che avrebbero studiato il mio caso in quanto vi erano delle anomalie su base scientifica nel mio corpo di non chiara analisi… inizio delle terapie lì, che seppur loro stessi mi dicono che non siano risolutive, mi aiutano comunque a stare meglio e mi permettono di stare in piedi”.  

I medici la mettono in contatto con un neurochirurgo che opera in Germania, segue una Tac ago guidata in 3d che dopo rivela che “ho una gravissima malformazione ossea che ha generato una calcificazione nella zona sacro-coccigea. Questa schiaccia da tantissimi anni costantemente i miei nervi sacrali e in particolare il nervo pudendo; nervi che – spiega – regolano la maggior parte delle nostre funzioni, dai movimenti ai bisogni primari, le gambe, il bacino, la schiena, gli sfinteri, la vescica e tanto altro che lascio sottendere”. Lo specialista sottolinea che “il mio è un intervento complicatissimo, devono rimuovere la calcificazione ossea che poggia sui nervi sacrali, togliere la malformazione e ridare un assetto corretto al mio osso e costruire una guaina tra i nervi e l’osso per permetterne la guarigione o per lo meno una ripresa parziale o totale… questo lo dirà il tempo”.

Un’operazione che il medico può fare solo in Germania dove “hanno esperienza e macchinari all’avanguardia che permettono di monitorare i nervi in stato intraoperatorio” e a pagamento: “purtroppo però in Germania vi è l’assicurazione sanitaria e io essendo cittadina italiana verrei operata a pagamento. Secondo preventivi, per poter fare tutto ciò che occorre, abbiamo bisogno di 70 mila euro.  Io e la mia famiglia non riusciamo più ad oggi a fronteggiare questa spesa e abbiamo bisogno del vostro aiuto. So che non è dovuto e già per questo vi ringrazio. La promessa che voglio fare alla comunità è che mi batterò e dedicherò il mio lavoro e la mia vita affinché si faccia più informazione , per evitare ai più l’agonia che ho vissuto io e invito a chiunque si riveda in qualche sintomo, che vive patologia simili, che abbia bisogno di contatti validi e aiuti sinceri, di scrivermi”– conclude la donna.


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