Stato di agitazione all’AST di Siracusa dopo l’avvio, lunedì scorso, dei nuovi turni che penalizzano lavoratori e territorio.
La FIT Cisl, presente il segretario generale provinciale Franco Di Stefano ed il rappresentante aziendale Giuseppe Mezzio, lo ha proclamato ieri sera al termine dell’assemblea indetta nella rimessa dell’azienda di trasporti.
Il taglio chilometrico deciso tre giorni fa, diminuisce di almeno il 30% turni e corse in tutta la provincia.
Pendolari penalizzati ad Augusta (dimezzate le corse), Floridia, Solarino, Lentini, Francofonte, oltre che per Catania.
“Questa decisione intacca anche il monte salario degli autisti – sottolinea Di Stefano, riferendosi al mancato straordinario da sempre parte integrante del contratto di lavoro per i trasporti – Di punto in bianco la direzione generale si è assunta la responsabilità di penalizzare i lavoratori che adesso da 36 non potranno andare oltre le 16 o 20 ore”.
I tagli decisi dall’Azienda porteranno ad un risparmio di almeno 3 milioni euro. “Vorremmo capire – ha aggiunto il segretario della FIT Cisl – se questo comporterà un maggiore investimento sulla sicurezza con interventi sui mezzi ormai vecchi”.
La FIT Cisl, unica nello scenario sindacale, insiste per il contratto di 2° livello “che potrebbe – dice ancora Di Stefano – compensare il mancato esborso sui chilometri percorsi”.
Ma la Cisl siracusana sottolinea un ulteriore rischio: quello della lenta dismissione del trasporto pubblico gommato.
“I segnali sono inequivocabili – è intervenuto il segretario generale della UST Cisl di Siracusa, Paolo Sanzaro – I tagli decisi lunedì scorso si aggiungono a quelli di inizio anno. In più, il passaggio dei quattro turni di Lentini e degli otto di Augusta sotto la competenza di Catania, la dice lunga sul progetto di allontanamento dell’azienda da Siracusa. Insomma, dopo i treni anche gli autobus; non escludiamo che si preveda anche il trasferimento della direzione generale della struttura Siracusa-Modica, attualmente nella nostra città, in provincia di Ragusa.
Se a questo aggiungiamo anche la precaria condizione della rete stradale, è chiaro il progetto di isolamento infrastrutturale dell’intera provincia di Siracusa. Ma di questo nessuno parla e nessuno recepisce il messaggio di disperazione che arriva dai lavoratori e dai pendolari”.
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