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Disservizi bus per studenti pendolari. Il sindaco di Solarino: “ho le mani legate, ma denuncio Ast”

Si è parlato anche di servizio idrico (sì convinto alla società mista), igiene urbana (dopo un anno di pathos e di appalto ponte si lavora alla gara settennale), carenza di medici (arrivano due pediatri da Palazzolo e Floridia) e di risorse economiche

I continui disservizi Ast per il trasporto degli studenti pendolari nei licei di Siracusa e Floridia lo hanno mandato su tutte le furie, tanto che stamattina Peppe Germano, sindaco di Solarino, al culmine dell’ennesimo mancato passaggio dei bus, si è recato dai Carabinieri per sporgere formale denuncia per interruzione del servizio pubblico.

“Il problema – ha detto Germano ai nostri microfoni – è che mi trovo con le mani legate e non posso nemmeno valutare la possibilità di affidare ad altro gestore un servizio che, ricordo, non è gratuito per l’ente”.

Il sindaco si riferisce nello specifico alla linea Solarino-Floridia-Siracusa servita da Ast che sin dai primi giorni di scuola ha dimostrato l’inadeguatezza della capienza degli autobus, che spesso hanno saltato corse e non rispettato orari, lasciando i ragazzi a piedi. Non è bastata la lettera di diffida inviata all’azienda che non ha risolto il problema, anche se non sopratutto per i noti problemi economici, ma il primo cittadino invita la Regione a “slegare” le mani del Comune permettendogli di trovare altre imprese cui affidare il trasporto scolastico. Già, la scuola, uno dei temi che sta più a cuore al sindaco che ha messo mano all’edilizia scolastica e ai servizi interconnessi per dimostrare ai ragazzi l’interessamento della Politica, con la P maiuscola, al loro futuro.

Con il sindaco Germano c’è stato anche il tempo per parlare di servizio idrico (sì convinto alla società mista), igiene urbana (dopo un anno di pathos e di appalto ponte si lavora alla gara settennale), carenza di medici (arrivano due pediatri da Palazzolo e Floridia) e di risorse economiche per il Comune di Solarino così come per tutti gli enti locali, costretti – e non è un male – a unire le forze per intercettare fondi europei.

Conclusione con le fibrillazioni in maggioranza e un potenziale rimpasto dietro l’angolo, anche se il primo cittadino non lo dice espressamente. Perché la politica, quella con la p minuscola, non è più fatta dai partiti ma si procede in ordine sparso.


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