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Federalberghi Siracusa sui concerti al teatro greco: “basta polemiche, bisognava fare tutto a tempo debito”

"In una città dove si programma con lungimiranza l'attività di marketing del territorio, avremmo dovuto avere, già dallo scorso anno, la possibilità di sponsorizzare gli eventi mediante tutti gli strumenti di comunicazione a disposizione, e di creare partneship tra aziende di servizi per costruire pacchetti ad hoc"

“Da quasi due mesi il dibattito cittadino è incentrato sulla legittimità o meno degli spettacoli musicali al Teatro Greco, con le vendite dei biglietti avviate sui circuiti internazionali da una parte e le verifiche delle dovute autorizzazioni all’utilizzo del sito storico dall’altra. Il caso sbarca pure in Procura mentre alcuni artisti devono ancora valutare se inserire la tappa siracusana nel proprio tour: c’è una discordanza temporale che rischia di danneggiare l’immagine di una città che cerca di incrementare il suo posizionamento nel circuito turistico”. Incalza il presidente di Federalberghi Siracusa Andrea Carpenzano, che già in precedenza aveva esposto pubblicamente la posizione dalla categoria da lui rappresentata, a favore degli interventi di recupero ma senza alcun ostacolo alla promozione di eventi di grande appeal, capaci di rappresentare linfa per il tessuto economico del territorio.

“In una città dove si programma con lungimiranza l’attività di marketing del territorio, avremmo dovuto avere, già dallo scorso anno, la possibilità di sponsorizzare gli eventi mediante tutti gli strumenti di comunicazione a disposizione, e di creare partneship tra aziende di servizi per costruire pacchetti ad hoc – aggiunge -, oggi avremmo dovuto avere tutte le strutture al completo per quelle date e, così come gli alberghi, prenotazioni in tutte le agenzie di servizi annessi”.

Ad un paio di mesi dall’inizio della stagione, invece, non si parla di fattiva organizzazione per rendere l’esperienza turistica siracusana impeccabile ma c’è spazio solo per polemiche e per creare quello che Carpenzano ritiene sia “terrorismo” sul degrado del bene storico più iconico di Siracusa. “Nessuno ha riflettuto sulla pessima figura che facciamo agli occhi del pubblico e soprattutto degli artisti che hanno scelto di esibirsi nel nostro teatro greco – conclude -? Noi di Federalberghi Siracusa riteniamo che la corretta tempistica delle azioni da mettere in campo rappresenti la soluzione per avviare i processi di tutela dei beni storici e culturali che la nostra città ci ha donato e, allo stesso tempo, lo strumento per utilizzarli e gestirli con criterio e diligenza affinché possano creare reddito. Se le criticità del sito sono reali e certificate da organi competenti, a tempo debito, si potrà pensare di destinare ad altro luogo i concerti ma non sicuramente per quest’anno, in quanto estramamente dannoso per l’immagine della città”.


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