A due settimane dalla scadenza del bando di gara per la selezione del socio privato operativo della società mista (Aretusacque) alla quale sarà affidata la concessione del Servizio Idrico Integrato per l’Ambito Territoriale di Siracusa, il Tar ha deciso di sospendere il termine per la presentazione dell’offerta. Si tratta di uno degli appalti più grossi mai visti in provincia di Siracusa, 1,2 miliardi di euro l’importo a base di gara con offerta economicamente più vantaggiosa, e si attendevano le 12 del 28 settembre per conoscere almeno il numero di partecipanti.
Se non fosse che la Ireti Spa ha presentato ricorso al tribunale amministrativo etneo chiedendo prima la sospensione e poi l’annullamento del bando di selezione, del piano economico finanziario, dello statuto e dello schema di contratto tra Aretusacque spa e socio privato; dello schema di convenzione per la regolazione dei rapporti per la gestione del servizio idrico integrato tra l’Assemblea territoriale ATI Ragusa e il soggetto gestore; dei patti parasociali per la gestione della società Aretusacque.
La Ireti sostiene che i documenti alla base della gara non le consentono di presentare alcuna offerta sostenibile, in quanto vi sono “criticità tali da non consentire una rappresentazione veritiera, corretta e fondata circa le prospettive economico-finanziarie della gestione, per via dell’effetto combinato di una sottostima dei costi ed una sovrastima delle attività patrimoniali, di una sottostima dei fabbisogni finanziari, di una criticità di natura regolatoria delle tariffe” e che il termine per la presentazione delle offerte è troppo esiguo.
Sempre al Tar, inoltre, pende un altro ricorso che sarà trattato all’udienza pubblica del 19 ottobre 2023 ma per quanto riguarda quello attuale, il Tribunale Amministrativo Regionale accoglie l’istanza cautelare ai soli fini della sospensione del termine per la presentazione dell’offerta.
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