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Giornata mondiale contro l’Aids, a Siracusa 15 casi in un anno. Franco: “Una vita normale è possibile”

"La curva dei casi si mantiene stabile, o in leggero rialzo negli ultimi anni, ma non si registrano numeri al ribasso", dichiara la dottoressa Franco

Quindici casi di Hiv nell’ultimo anno a Siracusa. Sono questi i dato snocciolati da Antonina Franco, direttrice dell’unità operativa di Malattie infettive dell’ospedale Umberto I, oggi 1 dicembre, Giornata mondiale contro l’Aids.

“La curva dei casi si mantiene stabile, o in leggero rialzo negli ultimi anni, ma non si registrano numeri al ribasso. la disuguaglianza e la discriminazione l’Aids non può essere azzerato entro il 2030 così come si prefiggeva Oms – dichiara la dottoressa Franco – nel mondo sono ancora presenti 38 milioni di infetti e il 7% bambini da 0 a 19 anni, in Italia 1800 nuovi casi per anno con 350 decessi per Aids, A siracusa 400 hiv con 15 nuovi casi.

Secondo i dati diffusi sul sito del ministero della Salute, l’incidenza più elevata di nuove diagnosi Hiv si riscontra nella fascia di età 30-39 anni (7,3 nuovi casi ogni 100.000 residenti), a seguire nella fascia 25-29 anni (6,6 nuovi casi ogni 100.000 residenti). In queste fasce di età l’incidenza nei maschi è 3-4 volte superiore a quelle nelle femmine. In generale, i maschi rappresentano il 79,5% dei nuovi casi. L’età mediana: 42 anni per gli uomini e 41 per le donne.

Come si trasmette il virus Hiv

L’Hiv si può trasmettere solo attraverso i seguenti liquidi biologici di persone con Hiv inconsapevoli o non in terapia antiretrovirale efficace: sangue e suoi derivati; sperma e secrezioni vaginali; latte materno.

L’infezione si verifica quando il virus, contenuto in uno di questi liquidi di una persona con Hiv, non in terapia antiretrovirale efficace, riesce ad entrare nel corpo di un’altra persona, attraverso ferite della pelle o lesioni anche non visibili delle mucose.

La possibilità di trasmettere l’infezione da Hiv dipende dal tipo di comportamento messo in atto e, soprattutto, dalla quantità di virus presente nel sangue o nelle secrezioni genitali della persona con Hiv.

È massima nelle prime settimane dopo l’infezione. È nulla quando una persona con Hiv è in terapia con farmaci efficaci, che mantengono persistentemente la carica virale (cioè la quantità di virus presente nel sangue/secrezioni) a livelli non misurabili da almeno 6 mesi. In questo caso si parla di U=U – Undetectable = Untrasmittable o in italiano Non rilevabile = Non trasmissibile.

Le vie di trasmissione, quindi, sono: sessuale: attraverso rapporti etero o omosessuali non protetti da un efficace metodo di prevenzione (profilattico, PrEP – profilassi pre-esposizione o U=U ); ematica: scambio di siringhe o condivisione di strumenti per l’uso di sostanze psicoattive; trasfusioni di sangue contaminato; verticale: da madre a neonato durante la gravidanza, al momento del parto e, più raramente, attraverso l’allattamento al seno.

Come prevenire l’Hiv

Per ridurre il rischio di trasmissione sessuale dell’Hiv, è importante nei rapporti penetrativi usare il preservativo maschile (condom) o femminile (femidom) in modo corretto, ovvero sin dall’inizio del rapporto. Condurre una relazione monogama o esclusiva, in cui entrambi i partner sono sieronegativi all’Hiv e non hanno altri comportamenti a rischio al di fuori della coppia.

Diagnosi

Per sapere se si è stati contagiati dall’Hiv è sufficiente sottoporsi al test specifico per la ricerca degli anticorpi anti-Hiv che si effettua attraverso un normale prelievo di sangue. Il test dell’Hiv è in grado di identificare la presenza di anticorpi specifici che l’organismo produce nel caso in cui entra in contatto con questo virus.

Per la diagnosi sono anche disponibili test rapidi che possono essere effettuati su sangue (basta una goccia) o saliva. Il risultato è disponibile in pochi minuti, ma è necessaria una conferma con prelievo ematico in caso di risultato dubbio o reattivo (positivo).

Terapia

La terapia antiretrovirale consiste nella somministrazione di farmaci specifici, che bloccano la riproduzione del virus nelle cellule, riducendo, di consiguenza, la quantità di virus che circola nell’organismo.

Esistono diverse classi di farmaci, che, combinate tra loro, controllano il virus e consentono alle persone con Hiv di avere una buona qualità di vita, grazie anche al minor impatto sull’organismo e ai minori effetti collaterali.


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