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Il Pd a Siracusa e a Pachino, l’Unione dei Comuni, Canicattini e Anci. Amenta vuole ripartire da zero: “riavvolgiamo il nastro”

Paolo Amenta è sindaco di Canicattini Bagni, presidente Anci Sicilia e Pd provinciale oltre che ex presidente dell'Unione dei Comuni "Valle degli Iblei"

“Riavvolgiamo il nastro”: è un po’ come se volesse cancellare il recente passato per ricominciare daccapo Paolo Amenta, sindaco di Canicattini Bagni, presidente Anci Sicilia e Pd provinciale oltre che ex presidente dell’Unione dei Comuni “Valle degli Iblei”. I problemi del Comune ibleo sono quelli tipici di tutti: bilanci in pre dissesto, costo eccessivo dello smaltimento dei rifiuti, una Regione che promette e delibera contributi economici per poi ritirare la promessa e mettere in difficoltà le amministrazioni. Insomma, niente di nuovo. Ma Amenta, in quest’era post covid, è fiducioso per il proprio ente: ci sono tanti fondi europei che potrebbero essere investiti per risollevare le sorti. E allora, riavvolgiamo il nastro, per Canicattini. E per ripartire. Ci sono tante cose da fare in questo mandato.

Anche l’Unione dei Comuni esce da un lungo periodo di difficoltà: Buccheri è uscita e ha aderito a un’altra unione, la presidenza Amenta nel frattempo si è caratterizzata da una gestione quasi da commissario liquidatore e adesso – dopo 3 anni senza bilanci – si è riusciti ad azzerare tutto, a diminuire la quota di partecipazione dei Comuni e a ripensare a un futuro percorribile. Se prima poteva essere considerato un carrozzone inutile, adesso il primo cittadino vuole ripartire, rilanciare e investire sulla Valle degli Iblei. E riavvolgere il nastro.

Che poi è quello che vuole fare lunedì in quell’incontro da presidente Anci con il presidente della Regione Renato Schifani per riavere i contributi economici in grado di salvare le casse di ogni Comune, messe in ginocchio dal prezzo quadruplicato sul versante dell’igiene urbana, con i rifiuti trasportati nei Paesi del Nord Europa. Una situazione ormai insostenibile che ha portato il primo cittadino a rappresentare le esigenze degli enti locali davanti al Governatore Schifani. E a riavvolgere il nastro, dal contributo per i Comuni passando per i termovalorizzatori su cui ormai non vuole nemmeno più discutere. Si faranno, si dovranno mantenere in futuro magari accogliendo rifiuti dalla Calabria. Ma ci sarà tempo per parlarne.

Anche lo stato di salute del Partito democratico è, quantomeno, rivedibile. Perché Amenta avrebbe sostenuto Francesco Italia alle recenti Amministrative del capoluogo, mentre adesso che si è avvicinato – forse un po’ troppo – al leader Mpa Giuseppe Carta, sarebbe meglio riorganizzarsi. Ripensarsi. Magari con un segretario che non sia commissario, preferibilmente non uno che abbia sede a Roma ma che viva quotidianamente il territorio. Insomma, non Nicita. E, anche qui, riavvolgere il nastro.

Prova ne é la confusione su Pachino: una parte ha scelto di sostenere Barbara Fronterrè, l’altra sostiene Emiliano Ricupero. Resta la questione del simbolo, ma tra le righe dell’intervista di oggi, Amenta lascia intendere che la situazione andava affrontata in altro modo. E anche qui, avrebbe riavvolto il nastro.


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