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Il rogo alla Ecomac. Arpa: “non rilevate concentrazioni di inquinanti”. L’assessore Raimondo: “dati ancora incompleti”

Il dato emerge nella relazione di servizio, inviata ai comuni di Augusta, Priolo, Melilli e Siracusa, alla Prefettura, ai Vigili del fuoco, al dipartimento di Protezione civile, all’Asp, dall’Arpa

Le analisi sui campioni dell’aria effettuate dall’Arpa con i canister a seguito  dell’incendio Ecomac non hanno rilevato concentrazioni di inquinanti singolarmente rilevanti tranne che per lo stirene. Il dato emerge nella relazione di servizio, inviata ai comuni di Augusta, Priolo, Melilli e Siracusa, alla Prefettura, ai Vigili del fuoco, al dipartimento di Protezione civile, all’Asp, dall’Agenzia della protezione regionale dell’ambiente che dà conto dell’attività svolta dal personale reperibile intervenuto in occasione dello spaventoso incendio di lunedì scorso ad un capannone  della società di stoccaggio rifiuti di contrada San Cusumano su richiesta del comando provinciale dei Vigili del fuoco di Siracusa già a partire dalla sera di lunedì 22 agosto.

Il personale dell’Arpa ha effettuato  dei   campionamento di aria  a mezzo canister in cinque punti diversi tra Melilli, Priolo, Belvedere, Città giardino e Siracusa, alle 21,  alle 21,40, alle  22,19 e a mezzanotte e 20 e dai rapporti di prova  “non si evidenziano concentrazioni di inquinanti singolarmente rilevanti ed univocamente correlabili all’evento, ad eccezione dello stirene, rilevato in concentrazione pari a 66.2 mg/Nm3 nel campione prelevato in via Siracusa di fronte bar tabacchi e distributore carburante Giap nel comune di Melilli”. Lo stirene è un idrocarburo aromatico, usato nella produzione di gomme sintetiche, polistirolo e plastiche rinforzate, definita come sostanza probabilmente cancerogena dall’Iarc, l’International agency for research on cancer, l’agenzia dell’Organizzazione mondiale della salute. Ad Augusta invece il campionamento di un ulteriore campione di aria a mezzo canister alla nuova darsena prospiciente la Capitaneria di porto è stata  effettuata due giorni dopo, il  24 agosto, previe indicazioni ricevute dalla Protezione civile regionale.

Inoltre nei comuni di Priolo e Melilli sono stati installati, in aree più probabilmente esposte ad eventuali ricadute prodotte dall’incendio, secondo le indicazioni della Protezione civile, due campionatori ad alto flusso per il campionamento nelle 24 ore, avviati rispettivamente nella notte del 22 agosto e nella giornata del 23 agosto e finalizzati alla determinazione di diossine, furani e Ipa. Le analisi sulle diossine vengono effettuate sulle polveri che sono state campionate, a parte, la sera stessa e per 24 ore e necessitano di più tempo per i risultati.

“Gli aggiornamenti sugli esiti delle attività analitiche ancora in corso saranno pubblicati sul sito dell’Agenzia e trasmessi agli enti in indirizzo”– conclude la nota con cui sono stati trasmessi anche la relazione sull’aggiornamento dei dati di qualità dell’aria monitorati nell’Area ad elevato rischio di crisi ambientale di Siracusa fino alle 24 del 23 agosto” prodotta dalla unità di monitoraggio della qualità dell’aria di Arpa Sicilia, sulla base delle ultime elaborazioni dei dati   delle centraline fisse, che ha rilevato  un incremento della concentrazione media oraria del benzene e un incremento della concentrazione media giornaliera del Pm10, nella stazione Augusta-Megara, adesso “correlabili all’evento” per l’Arpa.

“Non siamo ancora in grado di esprimere un nostro parere cosa si è sprigionato nell’aria dopo il rogo alla Ecomac. I dati finora in nostro possesso sono incompleti e forniscono un quadro parziale della situazione. Ringraziamo Arpa per la solerzia e la professionalità con cui ha monitorato l’evento, ma non è abbastanza”. Leggendo i rapporti di prova forniti dall’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente, l’assessore alla Qualità dell’aria del Comune di Siracusa, Giuseppe Raimondo, ritiene opportuno attendere l’esito delle analisi delle sostanze come le diossine, furani e PCB, elementi che scaturiscono dalla combustione della plastica.

“Qualora i dati del monitoraggio ambientale manifestino incrementi significativi, auspichiamo che l’Asp faccia un report in cui riporti gli eventuali effetti sulla salute umana – conclude – Il periodo della caratterizzazione della diossina in laboratorio dura circa una settimana, quindi non c’è alcun ritardo nella comunicazione dei dati, mentre quelli già forniti dall’Arpa hanno un tempo di elaborazione inferiore”.


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