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Incidente in zona industriale. Grasso: “la sicurezza deve essere fondamentale. Manutenzione e investimenti prioritari e costanti”

"Dobbiamo contemperare le esigenze di una comunità come la nostra che è ancora lontanissima dalla possibilità di vivere e crescere prescindendo alla zona industriale, che senza alcun dubbio deve essere sicura, nella quale debbano essere garantiti gli investimenti e le manutenzioni anche attraverso un’agenda che, con cadenze precise, venga aggiornata sul tema della sicurezza"

“Nessuno può e deve abituarsi all’idea che la morte o il ferimento di un operaio possa essere considerato un effetto collaterale o peggio ancora un rischio da mettere in conto per chi si alza la mattina e va a prestare la sua opera negli impianti della zona industriale: nessuna moglie, nessuna madre deve convivere con la paura di non veder tornare a casa il proprio caro dopo il suo turno di lavoro. È chiaro ed evidente che oggi l’opinione pubblica ha assunto una sensibilità molto critica nei confronti delle raffinerie. Di fronte a questi sciagurati eventi la prima reazione è quella di chiedere la chiusura degli impianti, e io posso comprendere la rabbia e la delusione di quanti si lasciano andare a questo tipo di considerazioni ma vorrei invitare tutti a una riflessione, partendo dal fatto che non possiamo pensare di buttare il “bambino insieme all’acqua sporca”. Quindi soprattutto noi, che vogliamo spenderci nella gestione politica di Priolo, dobbiamo contemperare le esigenze di una comunità come la nostra che è ancora lontanissima dalla possibilità di vivere e crescere prescindendo alla zona industriale, che senza alcun dubbio deve essere sicura, nella quale debbano essere garantiti gli investimenti e le manutenzioni anche attraverso un’agenda che, con cadenze precise, venga aggiornata sul tema della sicurezza”. Interviene così Michela Grasso, candidata a sindaco di Priolo, a seguito dell’incidente in zona industriale che ha causato il ferimento di un operaio, ricoverato in terapia intensiva al Cannizzaro di Catania in gravi condizioni.

“In queste settimane e mesi l’attenzione deve essere ancora più alta, visto e considerato che siamo in una fase delicatissima di cessione di tutti gli impianti Lukoil al gruppo cipriota di Goy Energy. Rispetto a questo il mio auspicio è che il Governo nazionale attui nel più breve tempo possibile la golden power prevista con il decreto di fine anno – sottolinea – perché in questo passaggio di proprietà da un gruppo russo a uno cipriota, la presenza dello Stato italiano diventa determinante quale soggetto di garanzia che ha il dovere di assicurare e certificare non solo i livelli occupazionali e gli investimenti per lo sviluppo del polo industriale ma che garantisca come primo punto tutti gli interventi in termini di rischio industriale per chi lavora all’interno degli impianti e a quanti vivono nei territori limitrofi. Non possiamo rischiare che questa compravendita, ancorché tra privati, avvenga senza tenere conto delle rassicurazioni che debbano favorire la convivenza con un’industria che necessariamente deve andare avanti impegnandosi concretamente su progetti che guardino sempre di più all’ecosostenibilità e a un percorso di riconquista della fiducia da parte dei cittadini verso quel polo industriale che per decenni è stato autentico volano di economia per i nostri territori”.


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