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La “ballerina sulle ruote” che sogna di danzare con Roberto Bolle al Teatro greco di Siracusa

Alessia Gentile ha studiato danza classica e ora pratica danza moderna

“Sono una ballerina sulle ruote che sogna di danzare con Roberto Bolle”. Lo dice sorridendo, Alessia Gentile, con quell’espressione che tradisce emozione soltanto per aver ammesso a voce alta un desiderio tanto grande per una giovane donna come lei.

Alessia è nata l’8 ottobre del 2001. Troppo presto però: pesa meno di un chilo ma ama la vita da subito e a questa si aggrappa. Dal primo giorno. Dal primo respiro. Pochi mesi dopo viene fuori che la sofferenza vissuta mentre veniva al mondo le ha provocato una paralisi cerebrale infantile che non le avrebbe permesso di camminare. Ma lei ha una personalità forte. Supera il periodo difficile dell’adolescenza e centra il suo obiettivo: ballare. Ballare nonostante la carrozzina. Ballare nonostante le difficoltà. Ballare nonostante tutto. Ballare. Questo è l’importante.

“La danza – racconta – riesce a farmi sentire libera. Quando sono sul palco sento una potenza dentro me stessa che non riesco a spiegare a parole”. Ha studiato danza classica, ma adesso pratica la moderna. E da Roberto Bolle, il 14 luglio a Siracusa, trae molta ispirazione.

“Ho incontrato Roberto – ammette – per pochissimi secondi poco prima di un suo spettacolo a Taormina, ma mi piacerebbe fare anche un piccolo passo con lui”. E poi, forse per ridimensionare le aspettative: “ma anche incontrarlo di nuovo mi farebbe piacere”.

Un modo, probabilmente, per non alzare troppo l’asticella. Anche perché, proprio mentre parla del sogno di danzare con lui, le viene in mente la difficoltà di prenotare un biglietto per le persone con disabilità.

“Bisogna mandare mail e poi aspettare risposta”, dice. Un periodo che per lei è stato lunghissimo. Giorni e giorni di silenzi che sono stati macigni: carichi di attese, emozioni spente e pensieri non sempre positivi. Ma oggi ce l’ha fatta: ha il suo biglietto e potrà guardare lo spettacolo di Bolle al Teatro greco di Siracusa. Nella sua città. In quel piccolo mondo antico in cui, tra pietre che parlano di storia, lei spera di poter fare anche un piccolo passo con il suo idolo.

“Spero che Roberto mi possa concedere un momento”, dice aspettando l’evento al teatro Greco. Un momento di assoluta bellezza. Di assoluta arte. Lei, l’unica in grado di abbattere qualsiasi tipo di barriere. Mentali, in primis. Ma non solo. Purtroppo. Ma lei ne è certa: “se puoi sognarlo, puoi farlo”.


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