Critico. E non poco. Perché la sanità a Siracusa non funziona non per colpa di medici e operatori, ma a causa di una struttura che non attrae professionalità e che lascia a desiderare nell’espletamento di un servizio – quello ospedaliero – quantomeno inadeguato alle esigenze dell’utenza. Leandro Marino è consigliere comunale di Forza Italia ma soprattutto infermiere all’Umberto I in un reparto, la Cardiologia, fiore all’occhiello per l’Asp grazie soprattutto al primario Marco Contarini. E l’intervista di oggi su SiracusaNews si è centrata in particolare sulla sanità, con il consigliere Marino che non è stato affatto tenero con la politica a tutti i livelli.
Il nuovo ospedale, infatti, è necessario e urgente e non bisogna perdere ulteriore tempo, nel frattempo però il proverbio dice: “bisogna fare il pane con la farina che si ha”. Quindi dobbiamo spremere il nosocomio di via Testaferrata fino all’osso, cercare di evitare gli spifferi dagli infissi e l’acqua nelle stanze alle prime piogge, ma metterci testa e cuore – e soldi – per tamponare un’emorragia di medici (e di pazienti) verso altre strutture. Nel frattempo, il consigliere di Forza Italia sta lavorando a un emendamento (Siracusa cardioprotetta) in grado di garantire defibrillatori sparsi in città e non abbandonarli a sé stessi, come avvenuto in passato.
Infine un passaggio sul partito, Forza Italia, chiamato alla prova del 9 alle prossime elezioni Europee. Marino si dice fiducioso, vede fermento attorno al partito fondato da Silvio Berlusconi e oggi orfano dell’imprenditore e nota con soddisfazione un connubio giovani-anziani alla guida di Forza Italia a Siracusa con il binomio Gennuso-Bonfanti.
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