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Migrante pestato dal branco a Marzamemi, il sindaco di Pachino preoccupata: “è escalation di violenze”

Il datore di lavoro del gambiano ha ammesso che gli darà un sostegno legale

“Il ripetersi di atti di violenza per le strade della nostra città mi preoccupa fortemente”. Lo afferma all’Agi il sindaco di Pachino, Carmela Petralito, intervenuta sulla brutale aggressione ai danni di un migrante avvenuta nelle ore scorse a Marzamemi ad opera di un gruppo composto da 5 persone.

Il sindaco sostiene che quanto accaduto al giovane straniero, impiegato in una gelateria del borgo, è solo l’ultimo episodio di violenza che si registra da mesi. Le tante aziende agricole hanno attirato negli anni numerosi migranti che lavorano in queste imprese. “L’8 per cento della popolazione di Pachino – dice – è rappresentata da stranieri. Direi che c’è una buona integrazione ma servono risorse per favorire una maggiore inclusione della popolazione straniera. Esprimo piena solidarietà umana alle persone che sono state vittime di aggressioni. Ciascuno è chiamato a fare la propria parte per contrastare ogni forma di violenza”.

Nei mesi scorsi Petralito aveva scritto al ministro degli Interni, Luciana Lamorgese, chiedendo più attenzione e soprattutto più risorse a Pachino considerata l’escalation di violenze, dirette non solo ai migranti. Frattanto, il datore di lavoro del gambiano ha ammesso che gli darà un sostegno legale: “la verità è che Lamin non è solo: toccare Lamin è come toccare tutti noi della famiglia e lo dimostreremo mettendo a sua disposizione il nostro ufficio legale per costituirsi parte civile nel futuro processo penale a carico di questi 5 gentiluomini”.


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