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Mpa pronta e entrare in Giunta a Siracusa. Sulle Provinciali: sì a Forza Italia e Giansiracusa, no a Cafeo

Il sindaco ha bisogno almeno di una quota rosa per il rimpasto. Un cul de sac dal quale Francesco Italia sta provando a uscire, ma non è detto che ci riesca perché gli accordi pre elettorali all’interno dei partiti vogliono essere rispettati

Mpa entrerà in Giunta a Siracusa, questo è un dato di fatto, ma i due nomi proposti saranno uomini mentre il sindaco ha bisogno almeno di una quota rosa. Un cul de sac dal quale Francesco Italia sta provando a uscire, ma non è detto che ci riesca perché gli accordi pre elettorali all’interno dei partiti vogliono essere rispettati. A meno che non venga dato un terzo assessorato, e allora la questione cambia e la donna si troverebbe. Il commissario provinciale di Mpa, Roberto Di Mauro, è stato ospite oggi ai microfoni di SiracusaNews e con lui si è parlato – appunto – di primo tagliando per l’amministrazione comunale. Lo si attende a breve, questione di giorno o di settimane, ma non si può più fingere un appoggio esterno.

Anche perché Di Mauro ha confermato il feeling tra Mpa e Azione e si siederebbe a un tavolo di concertazione pure con Forza Italia. E col vicesindaco Bandiera (con Cateno De Luca è al momento tutto un “annusarsi” tra partiti), ma non con la Lega e con Cafeo. In quel caso il ragionamento sarebbe ad alti e altri livelli (vedi Europee e forse Regionali), ma localmente il discorso è diverso. E localmente vuol dire anche Provincia, con le elezioni dietro l’angolo. Si dice a giugno, o forse in autunno, poi si vedrà, ma il campo nel quale vuole giocare Di Mauro con Mpa è definito: Azione e Forza Italia. E non disdegna neanche un eventuale candidatura di Michelangelo Giansiracusa, attuale sindaco di Ferla e capo di Gabinetto del Comune di Siracusa (da cui però dovrebbe dimettersi in caso di avventura politica nell’ente di via Roma).

Per questa campagna elettorale c’è ancora tempo, ma non troppo. Così come per Pachino, dove invece è certo che si voterà a giugno. Gli autonomisti non vogliono commettere l’errore del centrodestra – dal quale si stanno smarcando – alle Amministrative di Siracusa con la scelta tardiva del candidato (poi sconfitto, Ferdinando Messina) e intendono muoversi d’anticipo. Quindi il ragionamento sul rimpasto è con “vista Provinciali” e il nome condiviso dovrà uscire entro uno o due mesi al massimo, dopo aver stabilito la cornice entro il quale dovrà muoversi che – quindi – non prevede nemmeno il Partito democratico.

Tra gli aspetti affrontati, anche la bocciatura della commissione speciale sul nuovo ospedale e la neutralità di Mpa nella scelta del direttore generale dell’Asp: meno chiacchiere e no alle ingerenze politiche nella sanità, più fatti. Adesso c’è da rimpolpare l’organico e realizzare una struttura d’avanguardia.


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