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Nata e cresciuta a Siracusa, ora fa l’istruttrice a Washington: Ludovica Farina è la golfista “dei due Mondi”

Una passione che è diventata anche lavoro negli States, dopo i tanti successi in Italia (tra cui anche 4 titoli nazionali), le esperienze internazionali in Belgio, Israele e Inghilterra e le Olimpiadi universitarie a Taipei, in Taiwan

Da Siracusa a Washington, per una passione che è diventata anche lavoro negli States, dopo i tanti successi in Italia (tra cui anche 4 titoli nazionali), le esperienze internazionali in Belgio, Israele e Inghilterra e le Olimpiadi universitarie a Taipei, in Taiwan. E qualche compagno in giro per i green decisamente importante: Barak Obama e Alvaro Morata.

Ludovica Farina, golfista professionista della Pga e coach negli States, si è raccontata ai microfoni di Siracusa News nel consueto appuntamento del lunedì con lo sport.

Partendo dalla differenza nell’approccio tra scuola e sport in Italia e Stati Uniti. “ – ha raccontato – è molto diverso perché esiste una vera e propria mentalità basata sul rispetto dell’attività sportiva, a maggior ragione se professionisti. Vengono stilate delle date, a seconda delle discipline e degli impegni, in cui i professori sanno che gli atleti non saranno presenti o non potranno essere interrogati“.

Dopo la laurea (in Comunicazione) e le prime importanti esperienze lavorative, non se l’è sentita di abbandonare il golf: grazie all’esperienza, al ranking raggiunto, eccola coach in un prestigioso circolo in cui, certe volte, si ritrova anche l’ex presidente degli Stati Uniti d’America Barak Obama. “Lui è molto appassionato e gioca spesso, si mette alla prova. Lo chiamo “mister President” e abbiamo scambiato qualche parolina tra una buca e l’altra. E’ bravo? Sì”.

In Italia, invece, è capitato di incrociare sui campi da golf il centravanti della nazionale spagnola Alvaro Morata: “Non lo conoscevo, ma tutti i miei amici dopo la partita ne hanno cominciato a parlare e poi ho fatto alcune ricerche”.

E sul perché il golf sia uno degli sport più praticati negli States e con molti appassionati che arrivano da altri sport o con un ruolo “importante”, ecco la sua idea: “Il golf è uno sport in cui giochi da solo contro gli altri ma in maniera indiretta: è prima colpa tua se non giochi bene e perdi, e non dell’avversario che ti ha condizionato con i suoi colpi. Serve dunque sapersi controllare, saper cercare la concentrazione e la giusta decisione nella scelta del bastone o del tipo di colpo”.

 

 


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