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Nessuno tocchi Caino e il Garante dei detenuti: “Cavadonna in brutte condizioni, intervenire sul sovraffollamento”

I problemi maggiori: sovraffollamento e carenza di personale della Polizia penitenziaria

Sovraffollamento, docce senza acqua calda, lunghe attese per le visite mediche, carenza di servizi fondamentali come la carrozzina per i disabili e infiltrazioni dal tetto. Sono solo alcune delle criticità riscontrate nel carcere Cavadonna di Siracusa e riportate da Rita Bernardini, presidente di Nessuno tocchi Caino, e da Santi Consolo, il Garante dei detenuti della Regione Siciliana, in occasione del convegno “Forza della verità sulla condizione delle carceri”, un evento in ricordo di Ezechia Paolo Reale.

“Siamo profondamente preoccupati”, ha detto Bernardini che si è detta pronta anche a riprendere lo sciopero della fame per portare all’attenzione del Governo le condizioni da lei definite “disumane” dentro le celle.

“In alcuni casi – ha dichiarato Consolo – piove dal tetto sul letto dei detenuti. Ma il paradosso è che le criticità peggiori sono state riscontrate nella parte più nuova: a conferma del fatto che costruire nuove strutture non è la soluzione se si continua a farlo sempre nello stesso modo”.

Oltre a tutto questo c’è il problema della carenza del numero di agenti della Polizia penitenziaria.

A Roma, la Camera ha fissato alla prossima settimana l’inizio dell’iter in commissione Giustizia della proposta di legge sulla liberazione anticipata speciale promossa proprio da “Nessuno tocchi Caino” e presentata da Italia viva.


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