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“Nozze di sangue”: il Teatro comunale di Siracusa riparte con il primo spettacolo del 2024

Pièce di alta qualità dal testo di Garcìa Lorca e diretta dal grande maestro spagnolo Lluís Pasqual, reduce dalla prima alla Scala con il suo Don Carlo

L’anno 2023 si è chiuso con le quattro repliche sold out del musical Pipino Il Breve, di Tony Cucchiara, che ha visto in scena ancora una volta il grande e generoso attore teatrale Tuccio Musumeci con una compagnia composta da 24 persone tra attori, musicisti e ballerini, le cui coreografie di Silvana Lo Giudice sono state riprese fedelmente da Giorgia Torrisi.

Grande entusiasmo da parte del pubblico che ha seguito le repliche con interesse e coinvolgimento. Il 2023 è stato l’anno della ripartenza, di una programmazione finalmente stanziale e la rinascita della vita culturale e teatrale della città, come dimostrano le numerose presenze di pubblico agli spettacoli finora in cartellone.

Il Teatro Massimo riparte con il primo spettacolo del nuovo anno con “Nozze di sangue”, pièce di alta qualità dal testo di Garcìa Lorca e diretta dal grande maestro spagnolo Lluís Pasqual, reduce dalla prima alla Scala con il suo Don Carlo. “Nozze di sangue” si terrà mercoledì 10 gennaio alle 17,30 e alle 21. Il regista porta in scena il dramma scritto dall’autore andaluso nel 1933, accentuandone l’aspetto poetico e lontano da ogni naturalismo, Uno spettacolo in cui parole, danza e canto si fondono nelle doti artistiche della straordinaria ed eclettica Lina Sastri.

“Nozze di sangue, uno dei titoli più folgoranti della storia del teatro del Novecento europeo, non è altro che una “cronaca di un fatto di vita” raccontato da un poeta – commenta il regista Lluís Pasqual –. A pochi chilometri da Granada, in una campagna secca, durante una festa di matrimonio, la sposa fugge con un lontano parente. Lo sposo tradito li insegue e si finisce a coltellate. La notizia appare sui giornali. Nella mente del poeta, questa storia vera ha fatto un viaggio profondo e scuro, e il suo racconto dei “fatti” è diventato un urlo contro qualsiasi “convenzione” nel campo dell’amore e un grido di libertà nel seguire la passione che brucia due cuori e due corpi in una stessa fiamma. Nel viaggio del racconto ha creato due personaggi enormi, due vittime, due donne: la fidanzata e la madre. Quelle che restano e che dovranno trascinarsi a vita il dolore e le ferite che provengono dal cosiddetto cainismo spagnolo: fratello contro fratello, divisi fino alla morte”.

Uno spettacolo imperdibile che ha ricevuto negli anni da parte della critica specializzata e dagli amanti del teatro ampi consensi.


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