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Più ospiti del consentito e irregolarità amministrative, sospensione per una casa di riposo di Priolo Gargallo

Nello specifico i Nas di Ragusa hanno accertato la presenza di 32 ospiti rispetto ai 24 autorizzati e di un locale cucina privo di registrazione sanitaria che ne attesti il funzionamento

Sospensione temporanea per una casa di riposo a Priolo Gargallo. La decisione con effetto immediato è stata presa dal sindaco Pippo Gianni lo scorso 27 dicembre a seguito degli accertamenti subiti dalla struttura pochi giorni prima da parte dei Carabinieri dei Nas di Ragusa.

Durante i controlli i militari dell’Arma hanno rilevato “gravi problematiche inerenti al sovrannumero di ospiti alloggiati – si legge nell’ordinanza sindacale -, nonché in materia di documentazione e titoli autorizzativi, necessari al funzionamento della struttura, e alla mancata esibizione della Registrazione Sanitaria”.

Nello specifico è stato accertato all’interno della struttura la presenza in sovrannumero di 8 ospiti (32 anziché i 24 autorizzati) “predisposte all’interno sia delle 20 camere esistenti (da doppie a triple e da singole a doppie) – si legge ancora – sia all’interno di altri locali, destinati ad altri scopi, ma attrezzate, nei fatti, ad essere utilizzate come camere da letto (si veda ad esempio il locale pluriuso ubicato nei pressi della sala da pranzo a cui è stata variata in maniera arbitrari, la destinazione d’uso in camera da letto doppia)”. Questo sovrannumero, come si evince ulteriormente dal documento, costituirebbe oltretutto un fatto grave in termini di sicurezza antincendio. La struttura, infatti, non sarebbe dotata di alcun certificato di prevenzione incendi rilasciato dal Comando dei Vigili del Fuoco, obbligatorio al superamento del 25° posto letto. Infine i militari hanno accertato la presenza di un locale cucina ma non sarebbe stata esibita alcuna registrazione sanitaria che attesti il funzionamento della cucina stessa.

Viste le difformità riscontrate dai Nas, il primo cittadino ha quindi disposto la sospensione immediata dell’attività fino alla regolarizzazione delle prescrizioni comminate alla stessa.

 


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