Aiace di Sofocle dal 10 maggio al teatro Greco di Siracusa. Ne parliamo con Manea e Cardarelli

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Rissa a Noto: sciopero degli studenti. E il dirigente scolastico: “preoccupazione per la sicurezza”

"Chiedo alle istituzioni un confronto aperto sulla visione che vogliamo avere della nostra città e, consentitemi, della scuola nella nostra città"

“C’è profonda preoccupazione per la sicurezza di tutti coloro che a vario titolo frequentano i plessi Platone e Pitagora. Chiedo alle istituzioni un segnale forte, deciso e concreto”. A poche ore dai noti fatti registrati in piazza Platone, a parlare per primo è il dirigente scolastico dell’istituto superiore Matteo Raeli Concetto Veneziano.

Oggi i “suoi” ragazzi resteranno a casa, non entreranno a scuola e, anzi, si sono dati appuntamento in piazza Municipio per una manifestazione con cui chiederanno più controlli e maggiore sicurezza nei pressi dei due istituti Platone e Pitagora, ieri luogo di una rissa e di una colluttazione che poteva avere anche risvolti ben più gravi. Non ci sarebbero stati spari – tesi confermata immediatamente dalle forze dell’ordine che indagano sull’accaduto mentre sui social volavano via post (poi cancellati) e commenti – ma una serie di lanci di oggetti (pietre) o l’utilizzo di cinghie che hanno portato anche al danneggiamento di alcune autovetture in sosta. La rissa è avvenuta tra membri della comunità dei Caminanti che risiede in zona.

“E’ tornata la paura in tutta la comunità scolastica – scrive il dirigente scolastico Veneziano – I fatti sono accaduti pochi minuti prima dell’uscita da scuola di centinaia di studenti, docenti e personale scolastico. Ci chiediamo tutti cosa sarebbe accaduto dieci minuti più tardi? Quali sarebbero state le conseguenze? E soprattutto, è necessario aspettare che succeda qualcosa o si deve intervenire per evitarlo? Chi può intervenire lo faccia, chi deve garantire la sicurezza ci conforti e ci rassicuri con azioni concrete e determinate. Studenti e studentesse hanno comunicato ai docenti e quindi al sottoscritto, che domani (oggi dunque, ndr) non verranno a scuola. Da dopodomani (domani) non so cosa decideranno di fare. Pur comprendendo la preoccupazione di studenti, studentesse e famiglie non riteniamo che la soluzione del problema possa essere quella di non venire a scuola. Abbiamo già registrato nel recente passato episodi gravi e indicativi di un livello di rischio che non lascia spazio alla tranquillità”.

“Esprimo – aggiunge –  a nome dell’intera comunità scolastica del Matteo Raeli la profonda preoccupazione per la sicurezza di tutti coloro che, a vario titolo frequentano i plessi Platone e Pitagora e chiedo alle istituzioni un segnale forte, deciso e concreto. Chiedo alle istituzioni un confronto aperto sulla visione che vogliamo avere della nostra città e, consentitemi, della scuola nella nostra città. La comunità scolastica che rappresento è disponibile e pronta al dialogo ma non altrettanto a subire un clima che con la formazione e l’educazione non ha niente a che spartire. C’è in ballo, nel presente e nell’immediato futuro la sicurezza di tutti noi e, sopra ogni cosa il nostro futuro. Non vogliamo apparire come delle Cassandre ma vogliamo ricordare che l’episodio registrato oggi non è l’unico ma segue ad altri registrati nel passato recente”.


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