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Rivolta in carcere a Siracusa in piena pandemia Covid: 4 condanne

I detenuti avevano chiesto al direttore del carcere di considerare le loro richieste di colloqui con i familiari, sospesi in tutta Italia dopo il decreto della Presidenza del Consiglio

Foto Ansa

Diedero alle fiamme le lenzuola danneggiando diversi arredi per una rivolta che durò un paio d’ore, nel marzo 2020, in pieno periodo Covid. Carabinieri, poliziotti e militari della Guardia di finanza arrivarono all’esterno della casa circondariale di Cavadonna temendo che la situazione potesse ulteriormente degenerare. La protesta dei circa settanta detenuti del carcere, però, rientrò grazie agli agenti della polizia penitenziaria che riuscirono a placare gli animi.

La prima parte del processo si è conclusa con 4 condanne e un’assoluzione mentre altri 19 indagati sono stati rinviati a giudizio in quanto hanno scelto di essere giudicati con il rito ordinario. Una sola quindi sentenza di non luogo a procedere, “per non avere commesso il fatto”, nei confronti di G.D. 31 anni. L’avvocato Natale Vaccarisi ha dimostrato “la totale assenza di responsabilità” del suo assistito, e per questo ne aveva sollecitato il proscioglimento in sede di udienza preliminare.

I detenuti avevano chiesto al direttore del carcere di considerare le loro richieste di colloqui con i familiari, sospesi in tutta Italia dopo il decreto della Presidenza del Consiglio per fronteggiare l’emergenza Coronavirus.


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