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Rivoluzionare la sanità in provincia di Siracusa: l’intervista al neo commissario Asp, Alessandro Caltagirone

Alla domanda su cosa voglia concretizzare da qui a un anno la risposta è stata: la customer satisfaction, la soddisfazione del cliente, quindi degli utenti e dei pazienti che si rivolgono all’azienda sanitaria

Le idee del nuovo commissario dell’Asp di Siracusa, Alessandro Caltagirone, sono chiare: rivoluzionare la sanità in provincia di Siracusa partendo dalle piccole cose. Ne ha parlato ai microfoni di SiracusaNews, discutendo di rete ospedaliera, vecchio e nuovo ospedale, liste d’attesa, assunzioni e prestazioni sanitarie. E alla domanda su cosa voglia concretizzare da qui a un anno la risposta è stata: la customer satisfaction, la soddisfazione del cliente, quindi degli utenti e dei pazienti che si rivolgono all’azienda sanitaria.

Nulla di trascendentale, soprattutto quando parla di informatizzare servizi e prenotazioni, ma l’obiettivo è quello di dare risposte precise e puntuali lavorando da remoto, evitando quando possibile le code agli sportelli e assicurando appuntamenti compatibili con le esigenze sanitarie abbattendo le liste d’attesa. Tutto questo passa non solo dai bandi a tempo determinato e indeterminato per il personale, ma anche da uno studio dettagliato di cosa oggi non va all’Asp e come fare per migliorare. Ha voglia di fare, il quasi Dg (si attende ancora la definizione e la sottoscrizione del contratto triennale), e lo ha dimostrato già a distanza di poche ore dalla nomina a Siracusa con la pubblicazione di un avviso aperto ai medici per affrontare in tutte le aree specialistiche la carenza di personale medico in organico.

Nella prima settimana di pubblicazione degli Avvisi aperti dell’Asp per dirigenti di tutte le branche dell’area medica e chirurgica sono arrivate ben 207 istanze di partecipazione sia per l’avviso a tempo determinato sia libero professionale, sia da parte di specialisti sia di neo laureati specializzandi. Ed entro febbraio sarà predisposto un bando per l’assunzione di personale a tempo indeterminato in modo da colmare tutte le carenze. Studio e analisi dei dati prima di ogni cosa, anche per la nuova rete ospedaliera che si andrà a predisporre a livello regionale.

È ancora troppo presto per anticipare qualcosa ma il commissario si è lasciato scappare che a Pachino potrebbe tornare il Pronto soccorso, mentre gli ospedali del territorio (Augusta, Lentini, Avola e Noto) non dovranno essere doppioni ma funzionare da rete, quindi specializzarsi per essere attrattivi nei confronti delle altre province. In attesa della nuova struttura a respiro provinciale, inoltre, si investirà sull’attuale Umberto I che potrebbe non essere più messo in vendita per far cassa ma utilizzato per offrire prestazioni sanitarie alla città. E poi la conferma sull’idea di sanità: tanta prevenzione e il potenziamento dell’assistenza domiciliare e della telemedicina per i malati cronici.

Solo i cosiddetti eventi acuti dovranno passare la degenza in ospedale, per il resto si utilizzeranno centrali operative territoriali, Case di comunità e ospedali di comunità in tutta la provincia. Altro obiettivo raggiunto a pochi giorni dall’insediamento, inoltre, iI Servizio Trasporto di Emergenza del Neonato (Sten) che, sino all’attivazione prevista all’ospedale Umberto I di Siracusa, sarà temporaneamente coperto in tutta sicurezza, tper gli operatori e per i neonati, fino all’ospedale Di Maria di Avola dall’Hub del Bacino di riferimento dell’Azienda Policlinico Rodolico San Marco di Catania. L’attività di Caltagirone sembra caratterizzata da una fase di conoscenza approfondita del territorio e interventi immediati per colmare falle alle quali si vuole porre rimedio con una strategia a medio termine.

Tante le tematiche affrontare, dall’organico alle situazioni strutturali, dalla dotazione di apparecchiature, all’accoglienza e ai servizi alberghieri, aspetti su cui intendo puntare la massima attenzione, assieme all’umanizzazione dei servizi e al senso di appartenenza e di fidelizzazione. L’Asp di Siracusa, nelle intenzioni, deve attrarre personale, non farlo scappare. Ecco le intenzioni del Dg, che non vuole sentire parlare di libro dei sogni ma di obiettivi da raggiungere.


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