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Salta la vendita dell’Autodromo di Siracusa: si defila la Metaphor

Nessuna conferma ufficiale, ma a questo punto il circuito torna a essere a disposizione del Libero consorzio

Trascorso il tempo utile per il perfezionamento della compravendita, sembrerebbe andata a vuoto l’ennesima manifestazione di interesse per l’acquisto dell’autodromo di Siracusa. Nessuna conferma ufficiale, ma a questo punto il circuito torna a essere a disposizione del Libero consorzio.

Dopo innumerevoli tentativi di vendita da parte dell’ex Provincia, la Metaphor Corporation Pty (un fondo di capitali australiano) si era detto interessato all’acquisto per una cifra poco superiore ai 3 milioni di euro: l’offerta, giudicata positivamente e accettata dall’organismo di liquidazione, avrebbe portato il Libero consorzio a evitare altre aste (finora sono andate tutte deserte). Ma per definire il passaggio mancava ancora qualcosa: la società acquirente doveva firmare il contratto davanti al notaio e versare su un conto corrente apposito un anticipo sulla spesa totale.

L’idea era di trasformare e riattivare l’autodromo “del Mediterraneo”, il più importante a sud della Sicilia – dall’Algeria all’Egitto, da Israele alla Grecia alla Turchia – offrendo servizi complementari: musei, ristoranti, negozi, giochi e ovviamente strutture ricettive al servizio dell’autodromo. Ma qualcosa non sarebbe andata per il verso giusto. Forse i venti di guerra (Israele-Palestina soprattutto), magari la crisi di Suez o forse una carenza di interesse da parte degli investitori, scoraggiati e magari senza partner, fatto sta che il futuro del Circuito sembra essere tornato avvolto dalle nubi.

Eppure ha vissuto un passato di grande successo: dal 1951 al 1967 ha ospitato 16 gran premi di Formula Uno (seppur gara fuori calendario) aprendo la stagione delle corse europee, le gare di Formula 2, dieci edizioni della Coppa d’Oro sicilia e nove edizioni della Tre ore notturna. Nel 1969 la struttura venne dichiarata inagibile, non si è più riuscito a riaprirla nonostante i fondi stanziati nel 2013 per l’ammodernamento ai fini dell’omologazione da parte della Fia. Mai avvenuta in pieno.


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