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Sanità, scuole, industria e politica: il sindaco di Priolo, Pippo Gianni, “senza filtri”

Pippo Gianni, questa mattina in diretta su SiracusaNews.it è stato un fiume in piena, difficile da arginare

Vulcanico e senza mezzi termini come sempre, soprattutto nell’affrontare i temi politici sia della “sua” Priolo, sia dell’intero territorio provinciale. Pippo Gianni, intervistato questa mattina in diretta su SiracusaNews.it è stato un fiume in piena, difficile da arginare. A partire dalla vicenda del nuovo ospedale di Siracusa, che l’altro ieri ha visto il disco verde da parte della Conferenza dei Servizi per il progetto definitivo.

“Sono passati oltre 30 anni – ha detto Gianni – da quando ero presidente della commissione Sanità all’Ars e avevo stanziato 140 miliardi di lire. Durante tutto questo tempo a Catania hanno fatto 5 nuovi ospedali, mentre noi abbiamo giocato con la salute dei cittadini. Una situazione paradossale per una provincia che, con il più grande insediamento industriale d’Europa, versa oltre 15miliardi allo Stato, ma non riesce ad avere una struttura ospedaliera all’avanguardia”.

E il motivo di tale immobilismo, il primo cittadino di Priolo lo riconduce all’attuale crisi economica, sociale, culturale, ma soprattutto politica. “Vedo personaggi – ha proseguito – che non hanno un’idea chiara della gestione amministrativa di questa provincia, una delle più importanti d’Italia”.

Idee di gestione chiare che invece Gianni rivendica nella sua azione da sindaco, ormai al secondo mandato consecutivo. “Stiamo realizzando e riqualificando impianti sportivi – ha sottolineato – e nelle prossime ore arriveranno oltre 5 milioni per il campo della “Pineta” dove prima c’era la pirite. Tutte opere per i più giovani, oltre a strade, acquedotti, fognature e soprattutto scuole. Ma non tutto può essere fatto dall’oggi al domani”.

Sulla sua seconda candidatura (ed elezione) non nega di averlo fatto quasi controvoglia, vista anche la vicenda giudiziaria per il quale è certo di non aver commesso alcun illecito. “Non volevo candidarmi perché sono nauseato e – ha continuato sornione – sto facendo di tutto per farmi sfiduciare. Ma intanto in questi due anni voglio portare avanti il programma sul campo sportivo, l’università e gli interventi su tre scuole, a partire da quella di via Salso che per me va abbattuta e ricostruita”.

Sulla zona industriale e soprattutto sulla depurazione, il sindaco di Priolo ha confermato l’attenzione su Ias: “avevo portato Tabacci per chiedere la possibilità di fare degli interventi”, e sul possibile futuro, esclusivamente civile, dell’impianto, ha evidenziato che “bisognerà allora ridistribuire i 50-60 dipendenti, perché tutti questi non serviranno per i soli reflui di Melilli, Priolo e parte di Siracusa”.

Infine, sul possibile ritorno di una guida politica alla Provincia regionale: “la chiusura è stata solo una questione demagogica – ha detto Gianni in modo netto – e sono convinto che si tornerà a votare a ottobre dell’anno prossimo, dopo che Fratelli d’Italia avrà monetizzato il voto alle Europee”.

Ultimo punto sul dimensionamento scolastico, e qui Gianni si appella al sindaco di Siracusa per farsi portavoce di un fronte comune: “Divide et impera è il gioco che viene esercitato da chi ha potere – conclude – ma se Francesco Italia riesce a mettere tutti seduti a un tavolo potremmo fare fronte comune per quanto riguarda scuole, sanità e industria”.


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