Si terranno oggi a Sortino i funerali di Laura Salafia, rimasta ferita nel 2010 a Catania da una pallottola vagante durante una sparatoria. Aveva 47 anni e l’ultimo saluto sarà alle 16 in Chiesa Madre.
L’ex studentessa rimase paralizzata dal collo in giù quando, tredici anni fa, venne colpita da un proiettile vagante mentre andava all’università. Si stava recando all’università di Catania per sostenere un esame, ma venne raggiunta alla nuca da un proiettile sparato da un ex impiegato del Comune. Di recente la donna era stata insignita della laurea honoris causa, in cui le uniche parole detto, con difficoltà, sono state: “sono stati anni affrontati con tutte le mie forze sapendo di riuscire”.
L’Università di Catania aveva conferito a Laura Salafia la laurea magistrale honoris causa in Filologia Moderna. Dopo il tragico incidente dell’1 luglio 2010, Laura trascorse 16 mesi di terapia in un centro specializzato di Montecatone, nei pressi di Imola, prima di rientrare a Catania in una casa attrezzata appositamente per lei. Nel 2011 Laura Salafia, originaria di Sortino, nel siracusano, iniziò a collaborare con il quotidiano catanese La Sicilia pubblicando periodicamente un suo ‘diario aperto’. Quei testi sono poi diventati il fulcro del volume “Una forza di vita” edito dalla Dse e pubblicato nel 2017. Il 10 settembre 2016 Laura Salafia inoltre incontrò Papa Francesco in piazza San Pietro e due anni fa, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, l’ha insignita del titolo di ‘Cavaliera al merito della Repubblica’.
“Laura è stata un esempio per tutti noi, con la sua forza ha dimostrato che gli obiettivi si possono raggiungere – afferma il rettore della Università di Catania, Francesco Priolo – Nonostante la sofferenza, la fatica e le difficoltà, Laura ha amato la vita e tutte le persone che le sono state vicine, compresa la nostra comunità accademica”.
“Sortino oggi vive un dolore profondo alla notizia della morte di Laura Salafia, la nostra coraggiosa concittadina che ha combattuto un destino crudele con forza d’animo e tenacia – le parole del sindaco di Sortino Vincenzo Parlato -. Avevamo voluto conferirle il premio “Orgoglio Sortinese”, lo scorso 10 settembre, proprio per le splendide doti di resistenza e resilienza che ci ha regalato in questi 13 anni con la sua vita. Le nostre più sentite condoglianze alla sorella, al cognato, al nipote e alla famiglia tutta”.
© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni
Stampa Articolo
© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni