In tendenza

Siracusa, 25 aprile. Lamba Doria: “che sia la giornata della riconciliazione nazionale”

Ricordati due combattenti siracusani della guerra fratricida

Ferrigno

L’associazione culturale Lamba Doria prende posizione sul 25 aprile, ricordando due combattenti siracusani della guerra fratricida.

“Come disse l’ex Presidente della Camera dei Deputati, Luciano Violante il 25 aprile deve essere la giornata della pacificazione nazionale – dice il presidente Alberto Moscuzza – -. Niente piu odio e divisioni ideologiche ormai i tempi sono maturi per una visione inclusiva e la nuova generazione, non figlia dei sessantotini e dei protagonisti dei crudeli anni di piombo,deve pensare all’unità nazionale al di fuori degli schemi di una classe politica ideologizzata ormai tramontata e, quindi, del tutto anacronistica. Quando si parla della guerra civile in ltalia si pensa subito a un conflitto lontano da noi siciliani, già liberạti o occupati dagli Alleati nel luglio 1943. Eppure, siciliani diedero un grosso contributo di sangue a questa guerra fratricida con la nostra miglior gioventù schierata da entrambi le parti. Non sta a me giudicare il loro operato in combattimento e le loro scelte ideologiche se fossero gluste o sbagliate, ma agli storici qualificati e, si spera, lontani da pregiudizi politici. In quegli anni la miglior gioventù italiana si scontrò nella guerra civile alla quale parteciparono parecchi siciliani a cui furono conferite anche Medaglie d’Oro al Valor Militare da una parte e dall’altra dello schieramento. Siracusa diede un grosso contributo in quella guerra civile”.

Nei nostri cimiteri troviamo parecchi giovani morti in quel periodo che sono caduti nell’oblio. Personalmente ne ha rintracciati undici, sepolti nel cimitero della città.

Così oggi l’associazione ricorda:

Caduto della Repubblica Sociale Italiana 1° Aviere Marconista Salvatore Ferrigno, nato a Siracusa il 30.12.1921. L’aviere Ferrigno in servizio al Gruppo Aerosiluranti Buscaglia cadde per la Patria il 10 aprile 1944. Il trimotore al comando di Giuseppe Valerio il 10 aprile 1944 decollò da Perugia S. Egidio a Medesano, danneggiato dalla contraerea si incendiò. Trovarono la morte oltre al nostro Caduto il comandante Giuseppe Valerio, Bruno Gamba, Vito Roda, Vito Ferruccio, l’unico superstite Enrico Jasinski. L’aviere Salvatore Ferrigno malgrado appartenente alla Repubblica Sociale il Governo italiano il 2 Ottobre 1958 gli conferì la Croce al Merito di Guerra. La sua salma riposa al Cimitero comunale di Siracusa, nella lapide tombale i genitori riportarono: con fierezza visse e s’immolo per l’Italia gloriosa i genitori straziati alla sua duratura memoria.

Cirino Paone “Leonzio”, classe 1921 da Lentini (Siracusa), Medaglia d’Argento al Valor Militare, Partigiano combattente. Cirino Paone, Generale della Resistenza e conosciuto negli ambienti partigiani come Leonzio, dal nome della sua città natale (Lentini). Chiamato alle armi a soli 20 anni interrompendo gli studi, prestð servzio come ufficiale della Fanteria, fu deportato nel campo di concentramento in Polonia, ma il nostro giovane siciliano riusci ad evadere e in breve tempo a raggiungere la Liguria e ad iniziare la lotta per la Resistenza come Capo dl Stato Maggiore della Brigata Jori della Divisione partigiana Chichero della Divisione Liguria. Nel 1944 fu decorato a Cantalupo (Alessandria) con la Medaglia al Valore Militare d’Argento. “Dopo ľarmistizio, con fedeltà e con decisione, partecipata alla lotta di liberazione facendosi vivamente apprezzare per doti di coraggio e per belle capacità di animatore e di organizzatore dimostrate nel ricoprire incarichi di responsabilità e di Comando. Particolarmente si distingueva nel corso di un duro combattimento contro un battaglione tedesco, impegnando il nemico con slancio, accortezza e decisione, avendone ragione e catturando prigionieri e materiali”.


© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni
Stampa Articolo


© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni