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Siracusa, Acqua pubblica e Ospedale: “tutelerò i dipendenti e vigilerò sugli interessi dei soliti noti”, così Marziano

Stamattina conferenza stampa del deputato regionale Bruno Marziano, presidente della Terza commissione “Attività produttive” dell’Assemblea regionale siciliana. Sono emersi parecchi spunti importanti, soprattutto riguardanti la querelle con il sindaco Giancarlo Garozzo sulla vicenda dei lavoratori Sai8 e sull’ospedale di Siracusa, su cui è spuntata l’ombra di Gino Foti che però ha smentito di aver avuto contatti con gli imprenditori milanesi coinvolti.

Ritorno all’acqua pubblica. Domani riunione decisiva sul futuro dell’acqua ancora in bilico tra pubblico e privato. Dopo il botta e risposta con il sindaco, ritiene ancora possibile “salvare” il posto di lavoro dei dipendenti Sai8?
«Considero quella del sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo, una reazione fuori luogo sulla vicenda dell’acqua, che riporta ad una polemica sciocca ed inutile, con argomenti triti e ritriti e,oltretutto, frutto delle tensioni interne al Partito Democratico di Siracusa. Come stanno, infatti, le cose. I sindaci che avevano consegnato gli impianti idrici hanno chiesto una legge per il ritorno alla gestione pubblica; la legge è stata fatta e dopo c’è stata una riflessione sulla salvaguardia dei lavoratori. Mi sono permesso di indicare una soluzione per salvaguardare i lavoratori che, a mio parere, poteva essere applicata in alcuni casi per dare la possibilità ai comuni di riprendersi i loro lavoratori senza il problema di sforamento del patto di stabilità e, soprattutto, senza intenti polemici e toni offensivi.

Garozzo ha giudicato la mia ipotesi di soluzione impropria e semplicistica, e questa sua reazione poteva andar bene in un normale confronto politico. Quello che non ho accettato è stata la polemica gratuita: “non prendiamo lezioni da chi è stato tra i promotori dell’acqua privata a Siracusa”. È solo un modo per trasformare in bega politica lo sforzo che dobbiamo fare per risolvere un problema. Mi sono fornito anche di un parere legislativo a supporto della mia proposta: è applicabile quanto meno in alcuni casi, e per il resto si può fare ricorso ad altre soluzioni. Abbiamo un problema del ritorno alla gestione pubblica dell’acqua e i lavoratori devono essere salvaguardati nelle forme in cui la legge lo prevede. E mi sono sforzato di indicare una soluzione e chiedo che venga verificata. Però, non accetto critiche strumentali, perché sono un parlamentare siracusano ed ho tutto il diritto di indicare, in assenza di soluzioni, quelle che io ritengo praticabili».

Ospedale di Siracusa. Dopo le recenti intercettazioni uscite sui fatti dell’Expo di Milano, è emerso il nome dell’ex parlamentare Gino Foti, che nega. Lei che ne pensa?
Le vicende emerse sulla costruzione dell’ospedale sono di una gravità inaudita. Mentre la politica e le istituzioni pensavano a come risolvere le problematiche della nuova struttura, i soliti noti tentavano di truccare le carte e agire nell’illegalità. Ho proposto in parlamento una commissione d’indagine composta da esponenti dalle commissioni Sanità e Antimafia, affinché si accerti lo stato dell’arte dal punto di vista amministrativo. E se dovessero emergere reati penali ci penserà la magistratura. Ma si deve sgombrare il campo sia dal pericolo che l’opera possa non essere realizzata, sia dal fatto che tutto venga visto in modo strumentale, come se dietro ogni scelta ci fossero i soliti noti che agiscono per i loro interessi”. Marziano ha ammesso di vedere in questa situazione una vicenda pericolosa, perchè adesso “ogni atto sarà visto come se ci fosse sempre dietro qualcosa. Prima erano sospetti indebiti, ora a qualcuno possono sembrare certezze

Meno polemici invece gli interventi sulla Siracusa-Gela e sul ritorno in commissione della Manovrina. I tre lotti 6/7/8 del tratto “Rosolini – Modica” dell’autostrada Siracusa- Gela.
«Condivido le preoccupazioni delle organizzazioni sindacali sulla consegna dei lavori, ma su questo appalto grava un ricorso al Tribunale amministrativo ed il 29 maggio sarà discusso. Dalla direzione del Consorzio autostrade siciliane ho avuto assicurazioni che ove dovesse esserci una sentenza che non accoglie il ricorso, il 30 maggio i lavori saranno consegnati. Nell’altro caso è chiaro che si troverebbero le soluzioni idonee per potere consegnare sotto riserva di legge, per non bloccare la più importante opera pubblica che sarà realizzata negli ultimi anni tra le province di Siracusa e Ragusa. Penso che quindici giorni di tempo siano la giusta precauzione per evitare un groviglio amministrativo da cui sarebbe poi difficile uscire».

Ritorno in commissione della “Manovrina”
«Sul mancato pagamento degli stipendi, ognuno si deve assumere le proprie responsabilità. L’opposizione ha chiesto ed ottenuto, per via della maggioranza numerica in aula, il ritorno della manovra in commissione. La conseguenza di quell’atto è che la gente non prende gli stipendi. Non si può giocare in questo modo, anche se il Governo regionale ha la responsabilità di aver proposto la copertura di una parte della spesa che rimandava a luglio, motivo per cui non ho votato, pur essendo in aula. Ero dell’opinione che si dovesse tornare informalmente in commissione Bilancio per eliminare le criticità e la manovra sarebbe stata approvata».


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