Scoperta una nuova specie di pipistrello per l’Europa

In collegamento con Pietro Di Bari, dottorando Università di Palermo, ricercatore del Cnr-Iret e National Biodiversity Future Center

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Siracusa: anziana aggredita e rapinata a casa, preso il mandante dopo inseguimento tra i vicoli di Ortigia

Nella serata di ieri, a Siracusa, i militari del Nucleo Operativo della Compagnia di Siracusa hanno tratto in arresto – in esecuzione di Ordinanza di Custodia Cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Siracusa su richiesta della locale Procura – Aimone Salvatore (in foto), classe 1967.

I militari stavano da tempo seguendo l’uomo per trarlo in arresto. Ieri pomeriggio, dopo aver visto che si infilava in uno dei vicoli stretti di Ortigia, lo hanno pedinato, attendendo che uscisse dall’interno di un palazzo della zona. Uscito dallo stesso, l’uomo è stato avvicinato dai militari, ma intuita la loro presenza, si è subito dato alla fuga. Poche centinaia di metri, tra vicoli e strade strette, con i Carabinieri alle spalle che gli intimavano di fermarsi. Fino a che una pattuglia dell’Arma, dal lato opposto della strada, gli si è parata di fronte, interrompendo la fuga. Manette ai polsi, l’uomo è stato condotto presso la caserma di viale Tica per la notifica del provvedimento giudiziario.

Nello specifico l’Autorità Giudiziaria ed i militari operanti individuavano nell’Aimone il mandante e “palo” della violenta rapina consumatasi lo scorso 27 marzo nell’abitazione di un’anziana donna nel quartiere di Ortigia.

La vittima era stata in tale occasione aggredita da due persone sulla soglia del proprio appartamento, legata ed imbavagliata e le era stato letteralmente strappato dal dito un prezioso anello. I malviventi si erano dati a precipitosa fuga facendo perdere, in un primo momento, le proprie tracce.

Il tempestivo intervento dei militari del Nucleo Operativo della Compagnia cittadina aveva consentito di indirizzare immediatamente le indagini nei confronti di due soggetti già noti alle Forze dell’ordine per precedenti specifici, Regina Angelo e Randieri Umberto, le cui fisionomie, tra l’altro, collimavano con le descrizioni somatiche fornite dalla vittima.

Alcune ore dopo la rapina, infatti, Regina e Randieri venivano sottoposti a fermo di indiziato di delitto.
Questo primo importante risultato non poneva termine alle indagini, dal momento che la dinamica della rapina lasciava forti sospetti negli investigatori circa la possibilità che il citato duo avesse potuto agire senza l’intervento di un ulteriore complice.

Le successive fasi investigative (condotte tanto con metodi tradizionali quanto con il ricorso ai tabulati telefonici) hanno consentito di svolgere un’attenta ed approfondita analisi del reticolo di conoscenze e frequentazioni di Regina e Randieri, individuando in tal modo Aimone Salvatore come l’anello di congiunzione tra i due. A seguito di servizi di pedinamento ed attività tecniche, nonché del riconoscimento da parte della vittima, i sospetti si trasformavano in prove inconfutabili della presenza dell’Aimone sul luogo del delitto.

L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Siracusa a disposizione dell’A.G. mandante che lo interrogherà nei prossimi giorni.


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