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Siracusa, assunzioni di medici, abbattimento liste di attesa, rete ospedaliera, vecchio e nuovo ospedale: il neo commissario Asp detta la linea

Il "Caltagirone pensiero" si potrebbe sintetizzare con una sua frase: "penso di avere le idee chiare e so a cosa andiamo incontro". 

Bandi a tempo indeterminato per il personale medico e non solo, abbattimento delle liste d’attesa, riorganizzazione della rete ospedaliera, riqualificazione dell’ospedale Umberto I e progettazione del nuovo nosocomio. Ha messo tanta carne al fuoco il nuovo commissario dell’Asp 8 di Siracusa, Alessandro Caltagirone, che ha inaugurato la sua direzione (si attende ancora la definizione e la sottoscrizione del contratto triennale) in controtendenza rispetto a quanto mostrato e dimostrato dal manager uscente Salvatore Ficarra. Si è presentato ai giornalisti, ha illustrato il “Caltagirone pensiero”, rese note le prossime mosse operative (in attesa di conoscere gli obiettivi della Regione) e non si è sottratto alle domande. Certo, si è appena insediato e ci troviamo in una fase ancora embrionale ma sembra voglia avere un rapporto positivo e propositivo con la provincia.

Carenza di medici ed emergenza in Pediatria. Pronti via il neo commissario ha disposto la pubblicazione in via straordinaria di un avviso aperto invitando a partecipare tutti i medici disponibili ed in possesso dei requisiti dettagliati nel bando, per affrontare in tutte le aree specialistiche la carenza di personale medico in organico. Tempi azzerati, con l’accoglimento delle istanze in ordine di arrivo, per l’assunzione immediata a tempo determinato all’Asp di Siracusa di medici di tutte le discipline specialistiche.Un secondo Avviso pubblico aperto è destinato al conferimento di incarichi libero professionali in tutte le aree specialistiche anche per medici in pensione. Un terzo avviso aperto è dedicato al conferimento di incarichi libero professionali a personale medico da destinare ai servizi di emergenza- urgenza degli ospedali in possesso di specializzazione in Medicina e Chirurgia di Accettazione e Urgenza o, in alternativa, diploma di specializzazione in discipline equipollenti o affini alla Medicina interna o Chirurgia generale, o che abbiano esperienza di almeno tre mesi nell’ambito della Continuità assistenziale, o in possesso di attestato di idoneità all’esercizio dell’attività di medico dell’emergenza sanitaria territoriale, o con attestato di superamento del Corso di Primo soccorso BLS, BLSD o PBLSD. In pochi giorni sono già arrivate circa 80 adesioni per un bando aperto fino al 31 dicembre e da cui si attingerà periodicamente per colmare le carenze. Nella prima settimana si terrà conto dell’ordine cronologico di ricevimento delle domande, le istanze pervenute dalla seconda settimana saranno valutate singolarmente secondo quanto disposto dalla normativa e dal regolamento aziendale.

Per quanto concerne il Servizio di Trasporto di emergenza neonatale, è stata inoltrata richiesta al competente Dipartimento regionale per la Pianificazione Strategica al fine estendere il servizio già vigente con il Policlinico di Catania per i Punti Nascita di Lentini e Siracusa, sino al Punto Nascita di Avola. Ciò per fronteggiare l’attuale situazione emergenziale nelle more dell’attivazione dello Sten aziendale con proprio personale medico al Presidio Ospedaliero di Siracusa. “I problemi emersi – ha specificato – sono legati alla rete ospedaliera, per me documento indiscutibile. Noi direttori dobbiamo solo darne attuazione, poi ci scontriamo con carenze organiche e organizzative. Ma pensare di fare qualcosa di non previsto dalla rete è sbagliato e il mio obiettivo è di ricondurre tutto alla nuova rete. Il problema è avere un servizio Sten che si fermi a Siracusa, questo crea difficoltà negli operatori e il direttore Salvatore Iacolino ha confermato che sarà data l’autorizzazione all’estensione. E i medici, se sanno che c’è un servizio emergenza a supporto, avranno maggiore conforto”.

Liste d’attesa. Non solo servizi informatizzati e app che possano facilitare il lavoro e le prenotazioni, ma assicurare anche appuntamenti in date compatibili con le esigenze sanitarie. I bandi aiutano ad abbattere le liste di attesa e gli specialisti saranno complementari per fornire più servizi all’utenza. Nei prossimi giorni si lavorerà in base a uno schema di prestazioni sanitarie che hanno distanza temporale eccessiva e da lì si partirà per contenerle e ridurle.

Il tempo indeterminato e le sostituzioni. Entro febbraio sarà predisposto un bando per l’assunzione di personale a tempo indeterminato in modo da colmare tutte le carenze. Attualmente l’Asp ha circa 3 mila dipendenti e mancano 691 unità rispetto alla dotazione organica. Il 50% riguarda l’area medica e il resto è distribuito tra altri profili. Alla dotazione organica approvata nel 2022 corrisponde anche una dotazione economica, quindi ci sono anche soldi a disposizione dell’azienda sanitaria per assumere. L’idea è di deliberare il bando entro fine febbraio, con pubblicazione in Gazzetta ufficiale a marzo per i 30 giorni previsti dalla norma, quindi la definizione delle commissioni per la valutazione dei titoli e poi le prove selettive. In autunno procedure finite e assetto aziendale, si auspica, finalmente definito e definitivo. Nel frattempo si proseguirà con le sostituzioni che hanno tempi di pubblicazione più rapidi. I medici più giovani potrebbero avere timore a presentare domanda per paura di essere inseriti in posti più critici (vedi Pronto soccorso) ma il commissario Caltagirone vorrebbe evitare tali rischi affiancando un medico strutturato a uno specializzando per ogni turno e per questo parlerà con i primari. Ma è consapevole che “più saranno i partecipanti agli avvisi più sarà la distribuzione del carico di lavoro e maggiore la soddisfazione dell’utenza”.

Nuova rete ospedaliera. Nei prossimi mesi la Regione aggiornerà la vecchia rete in base alle nuove normative e nel frattempo il commissario Caltagirone verificherà l’attuale organizzazione. Serve tanta prevenzione e il potenziamento dell’assistenza domiciliare e della telemedicina, concentrando nel solo evento acuto la degenza in ospedale. Partirà da questi presupposti la riorganizzazione ospedaliera in provincia di Siracusa, che comprende attualmente Siracusa, Avola-Noto, Lentini e Augusta ma che vedrà la realizzazione di Centrali operative territoriali, Case di comunità e ospedali di comunità in tutta la provincia.

Nuovo e vecchio ospedale: Il presidente della Regione Renato Schifani ha anticipato di aver trovato ulteriori 100 milioni per la realizzazione del nuovo ospedale, che si aggiungono ai 200 già stanziati. Ne mancano 47 che possono essere gestiti attraverso il ribasso d’asta o con progetti di finanza per alcuni servizi. Per esempio: realizzazione e manutenzione dei macchinari, servizi no core dell’azienda, una parte commerciale legata ai servizi all’utenza, pulizia e altre attività non sanitarie. I lavori sull’Umberto I sono invece in fase avanzata, i progetti elaborati in era pre covid avevano un importo abbordabile ma l’impennata dei costi delle materie prime ha costretto ad aggiornare i tariffari. Nel momento in cui arriverà il decreto di copertura dei costi, si potrà pensare al progetto e al bando per i lavori.

Il “Caltagirone pensiero” però si potrebbe sintetizzare con una sua frase: “penso di avere le idee chiare e so a cosa andiamo incontro”. 


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