Una chiesa gremita di gente silenziosa e inerme, raccolta attorno alla bara bianca con dentro il corpo senza vita di Stefano Pulvirenti. Lacrime e abbracci. Visi disorientati e straziati da un dolore disumano, ma composto. Forte commozione e grande partecipazione. Un requiem angosciante ha suonato per Stefano un’ultima volta, accompagnato dalle parole della madre Deborah: “Va tutto bene, Angelo nostro,
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