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Siracusa, caso Giuliana. La Procura generale “costretta” a chiedere l’archiviazione, ma vorrebbe altre indagini

Alessia Giuliana: “siamo sempre stati convinti che si sia trattato di un omicidio, non ci fermeremo mai fino a scoprire la verità e, conoscendolo, non si fermerà mai nemmeno il nostro difensore

“Nell’impossibilità di svolgere le attività (…) a pena dell’inutilizzabilità delle stesse, l’Ufficio è costretto a richiedere nuovamente l’archiviazione del procedimento affidando al Giudice la valutazione in ordine all’opportunità e alla conducenza di disporre la effettuazione di ulteriori indagini”. La Procura generale di Catania, che aveva avocato le indagini sul caso riguardante la morte della guardia giurata Massimo Calogero Giuliana, non è affatto convinta della richiesta di archiviazione ma si trova costretta a presentarla. Così si legge nella richiesta avanzata dal sostituto procuratore generale Rosa Miriam Cantone al Gip di Siracusa.

Giuliana è morto il 3 marzo del 2017 dopo essere stato colpito da un proiettile esploso, pare, dalla sua stessa arma d’ordinanza mentre era in servizio e stava cercando di sventare un furto ai danni della raffineria Esso di Augusta. L’allora Pm Marco Di Mauro chiese l’archiviazione della posizione di Pierpaolo Vasquez, unico indagato sulla vicenda che ha portato alla morte della gpg, addebitando la tragica morte a un colpo esploso accidentalmente dallo stesso Giuliana. Ma la moglie e la figlia di Giuliana non si trovarono d’accordo con la ricostruzione del magistrato e il Gip Andrea Migneco accolse l’opposizione all’archiviazione presentata dal difensore Alessandro Cotzìa disponendo ulteriori indagini. Nel frattempo il caso è passato nelle mani di un altro Pm, Bono appunto, che dopo aver ampliato lo spettro delle indagini è giunto alla stessa conclusione: nuova richiesta di archiviazione e nuova opposizione del difensore. Da qui la richiesta di archiviazione e la nuova opposizione con il legale che ha chiesto la prosecuzione delle indagini indicando quali nuove investigazioni fossero necessarie.

Poi la Procura generale ha deciso di attribuirsi l’indagine non condividendo “l’assunto secondo cui non potessero formularsi ipotesi alternative a quella dell’auto ferimento accidentale”. Le conclusioni del consulente tecnico medico legale, infatti, consentivano di ipotizzare che “il colpo – si legge – sia stato esploso da un secondo soggetto che impugnava l’arma dall’esterno dell’autovettura” mentre Giuliana era piegato verso il sedile lato guida per allontanarsi da chi sparava. La Procura generale torna a parlare di un possibile omicidio legato ai furti di idrocarburi dalle condotte delle raffinerie vigilate dal personale della Etna Police, di cui Giuliana sarebbe venuto a conoscenza, ritenendo il possibile coinvolgimento di altre persone nella morte della gpg trovando punti di connessione con le indagini dell’operazione Black Gold.

Le indagini eseguite finora però, a distanza di sei anni, non bastano: non sono stati tracciati i contatti, i tabulati e l’analisi delle celle telefoni né eventuali collegamenti tra tutti i nominativi emersi nel corso delle indagini prima e dopo il decesso di Giuliana, né accertamenti bancari. Il sostituto procuratore generale, insomma, ritiene ci siano tutti gli elementi perché si parli di omicidio ma le prove al momento sarebbero insufficienti a superare la prima fase e quindi servirebbero ulteriori indagini anche per identificare con “adeguato grado di probabilità” gli altri soggetti presenti al momento del fatto, iscriverli nel registro degli indagati e sottoporli ad accertamenti tecnico scientifici “volti alle comparazioni con i profili di Dna già individuati e ad ogni altro accertamento utile alla ricostruzione dei fatti”.

Un epilogo che non è un epilogo, tanto che la figlia di Massimo Giuliana, Alessia, è certa: “siamo sempre stati convinti che si sia trattato di un omicidio, non ci fermeremo mai fino a scoprire la verità e, conoscendolo, non si fermerà mai nemmeno il nostro difensore”. Per cui si attende una nuova opposizione, una nuova battaglia giudiziaria, una nuova fase di indagine…


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