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Siracusa, conclusi i festeggiamenti in onore del compatrono San Sebastiano

Ieri l’Arcivescovo ha guidato il pellegrinaggio delle reliquie di Santa Lucia nella Cattedrale di Catania, dove si è fatta memoria del pellegrinaggio che la patrona fece a Sant’Agata per chiedere la sua intercessione per la madre inferma

Si concludono oggi i festeggiamenti in onore del compatrono di Siracusa, San Sebastiano, iniziati mercoledì 17 gennaio con l’apertura della Nicchia. Nella chiesa di Santa Lucia alla Badìa distribuito il “Pane di san Sebastiano” e alle 17 al via la tradizionale processione del simulacro, per le principali vie del centro storico: via Picherali, largo Aretusa, passeggio Aretusa, largo Amedeo di Savoia Duca D’Aosta, via Ruggero VII, largo Porta Marina, via Savoia, largo XXV Luglio, via Chindemi, corso Matteotti, piazza Archimede, via delle Maestranze, via della Giudecca, piazza San Giuseppe, via del Teatro, via Roma, nel tratto interposto tra via del Teatro e piazza Minerva. Alle 20.30, la chiusura della nicchia e conclusione dei festeggiamenti.

Ieri l’arcivescovo di Siracusa Francesco Lomanto, dopo aver partecipato agli onori militari che il Corpo dei Vigili Urbani ha porto al suo patrono, San Sebastiano, in piazza Duomo, si è recato nella Chiesa di Santa Lucia alla Badia per celebrare la Santa Messa nella memoria liturgica del Santo compatrono della Città di Siracusa. L’Arcivescovo, alla luce della vita di San Sebastiano, ha riflettuto sulle tre virtù teologali, sottolineando che l’adorazione del Signore esprime la totalità di adesione a Cristo nella fede, per vivere in Lui e in Lui trovare il senso della vita: “la speranza cristiana che viviamo è misura della comprensione nella nostra vita del mistero di Dio che ci abita. La carità è servizio nel luogo in cui ci troviamo a vivere: i Vigili Urbani, che vivono il loro servizio in favore della cittadinanza, muovano dall’esempio di vita di San Sebastiano, per portare al mondo la speranza di una nuova civiltà dell’amore”.

Sempre ieri l’Arcivescovo ha guidato il pellegrinaggio delle reliquie di Santa Lucia nella Cattedrale di Catania, dove si è fatta memoria del pellegrinaggio che la patrona fece a Sant’Agata per chiedere la sua intercessione per la madre inferma.


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