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Siracusa, consigliò il sistema pensionistico meno conveniente: Inca Cgil condannata a pagare oltre 130 mila euro

Aveva omesso di fornire al lavoratore le informazioni corrette sulla possibilità di scegliere tra due distinti sistemi pensionistici, con ricadute economiche diverse

Il tribunale di Siracusa ha condannato il patronato Inca Cgil al pagamento di oltre 130 mila euro a favore di C.C., pensionato Inps dall’1 gennaio 2002, perché il patronato non gli avrebbe prospettato la possibilità di scegliere tra il Fondo Elettrici e il Fondo Pensione Lavoratori Dipendenti dell’Assicurazione Generale Obbligatoria, facendolo optare per il primo sistema, rivelatosi meno vantaggioso del secondo.

Il ricorrente, dipendente Enel e dunque appartenente al Fondo Elettrici, avrebbe potuto optare, qualora lo avesse ritenuto più favorevole, anche per il Fondo Pensione Lavoratori Dipendenti, chiedendo di trasferire in questo fondo la propria posizione assicurativa, fino al momento della liquidazione della pensione. Secondo il giudice, il compito di verificare quale fosse il trattamento previdenziale più favorevole per ogni singolo lavoratore spettava al Patronato il quale, mediante il corretto utilizzo dei criteri di calcolo preventivo, avrebbe dovuto indirizzare il lavoratore nella scelta del trattamento pensionistico migliore e assisterlo nella compilazione della relativa domanda. Invece il patronato aveva omesso di fornire al lavoratore le informazioni corrette sulla possibilità di scegliere tra due distinti sistemi pensionistici, con ricadute economiche diverse.

Come confermato dal Ctu, il Fondo elettrici era il sistema pensionistico meno favorevole e a Inca Cgil è stata riconosciuta la responsabilità per inadempimento contrattuale. Numeri alla mano: l’importo della pensione erogata al ricorrente, calcolata con le regole vigenti per il Fondo Elettrici, è pari a 2.454,83 euro mentre l’importo della pensione calcolata con le regole del FPLD è pari a 2.891,13 euro. Ne consegue che “la differenza del rateo di pensione è pari a 436,30 euro moltiplicato per 13 mensilità, la differenza annua è pari ad 5.671,90 euro.

Dalla data di pensionamento 01.01.2002 alla data del 04.04.20241 (compimento dell’ottantesimo anno dell’attore) la differenza ammonta a 129.576,74 euro. Questo il risarcimento del danno subito, per 22 anni.


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