Di seguito alcuni stralci della confereza tenuta stamane da “Progetto Siracusa” avente come tema centrale la tassazione della nostra città (Ici, Imu, Tares):
Alcune sedi istituzionali stanno tentando di convincere i contribuenti a calcolare da soli sia l’importo della maggiorazione che del saldo. Noi riteniamo che ciò non sia corretto perché la Tares non è un tributo in autoliquidazione. E’ il Comune che avrà l’obbligo di effettuare tutti i conteggi necessari ed inviare ai cittadini ed ai contribuenti i relativi bollettini di versamento, contenenti tutte le indicazioni utili per verificare la correttezza dell’imposizione.
Una volta ricevuti i bollettini per il pagamento della maggiorazione dovuta allo Stato, consigliamo ai contribuenti di verificare che non abbiano già provveduto ad effettuare il relativo versamento. Più volte, infatti, l’Amministrazione Comunale ha fissato, per bocca del Sindaco o dell’Assessore al Bilancio, scadenze per questo pagamento (16/12, 31/12, 24/1) non corrispondenti a quelle previste dal Regolamento Comunale. E’ possibile, quindi, che qualche cittadino abbia già proceduto al pagamento e che, nonostante ciò, lo stesso importo gli venga nuovamente richiesto per difetto di registrazione del versamento nel sistema informatico del Comune.
La quarta ed ultima rata, infine, sarà prevedibilmente molto alta perché dovrà coprire l’aumento di circa 12 milioni di euro che la Tares rappresenta per le casse comunali rispetto alla vecchia Tarsu. Si tratta della Tares più alta d’Italia, in gran parte applicata per coprire costi di un servizio di gestione dei rifiuti estremamente insufficiente ed incomprensibilmente costoso, con un’incidenza media, secondo l’osservatorio sulla fiscalità locale della Uil, di circa 407 euro, a fronte, ad esempio, dei 365 euro di Catania, dei 336 di Agrigento, dei 139 di Cremona o dei 150 di Reggio Calabria.
Il peso per i cittadini sarà reso ancora più gravoso dal fatto che analoga tassa per il 2014 (qualunque sarà il suo nome, sembra IUC, Imposta Unica Comunale su rifiuti ed immobili) entrerà in riscossione già dal prossimo maggio.
La Tares, purtroppo, dovrà essere pagata essendo stata improvvidamente approvata da quei 18 consiglieri della maggioranza oramai noti come “esercito dello sceriffo di Nottingham”. Per poterne alleviare il peso, l’unica possibilità è quella di convincere l’amministrazione comunale a disporne una riscossione rateizzata ed è quello che farà Progetto Siracusa, portando in Consiglio Comunale la prossima settimana un atto di indirizzo che impegnerà in tal senso l’amministrazione, con la speranza che i consiglieri di maggioranza ascoltino, almeno stavolta, le esigenze dei propri rappresentati e non solo la “ragion fiscale”.
Infine, un cenno a parte merita il regime delle esenzioni e delle riduzioni per il pagamento della Tares. Il regolamento originariamente proposto dalla Giunta Municipale ed approvato dalla commissione consiliare prevedeva che il cittadino non potesse godere delle riduzioni e delle esenzioni, comprese quelle già riconosciutegli in regime di Tarsu, ove non ne avesse fatto apposita richiesta, dalla presentazione della quale sarebbero decorsi i benefici previsti.
Per l’anno 2013, che era già interamente decorso al momento dell’approvazione “retroattiva” della Tares, Progetto Siracusa ha scongiurato questa assurdità, ottenendo l’approvazione di uno specifico emendamento che, per l’anno 2013, ha prorogato gli effetti di tutti i benefici già goduti dai contribuenti nell’anno precedente, in regime di Tarsu.
Ma per l’anno 2014 tale proroga, la cui logica è talmente evidente da essere indiscutibile, non è stata accettata dalla maggioranza, sicché la nuova tassa per il 2014 potrebbe essere riscossa senza tener conto di alcuna agevolazione, se non a partire dal giorno in cui il contribuente ne farà apposita richiesta.
Ma il cittadino è stato evidentemente impossibilitato a presentare tempestivamente questa richiesta, dato che il regolamento comunale contenente questa previsione è stato approvato il 22/11/2013 e pubblicato all’Albo Pretorio solo il 23/01/2014 !
Anche su questo aspetto proporremo immediatamente in Consiglio Comunale la modifica sul punto del regolamento o, quanto meno, che vengano riaperti i termini già scaduti al 31 dicembre e riconosciute valide per l’intero anno 2014 le richieste di agevolazione presentate entro il prossimo 31 marzo, in modo da consentire ai cittadini che ne hanno diritto di poter fruire interamente dei benefici previsti dalla legge e rimasti “nascosti” nelle pieghe di un regolamento approvato in fretta e furia e mai oggetto della necessaria informazione.
Anche in relazione a tali problematiche i contribuenti potranno rivolgersi per il necessario supporto ai CAF sopra indicati e fruire, ove lo ritengano, delle prestazioni convenzionate di assistenza .
Ci auguriamo che l’uso di queste informazioni possa essere utile. Non intendiamo certo fomentare una rivolta fiscale, ma ci piacerebbe che i cittadini, anziché essere costretti a mortificanti e lunghissime file per avere semplice conoscenza dei propri doveri, tornassero a pretendere, nelle forme riconosciute dal nostro ordinamento, i propri diritti.
Iniziando dal non doversi mettere in fila per ore ed ore solo per sapere quanto pagare di Tares, ma aspettando a casa che il Comune faccia nient’altro che il proprio dovere, comunicando gli importi dovuti e fornendo gli stampati necessari per provvedere al pagamento, senza ricevere i quali non potrà essere pretesa in loro danno alcuna sanzione per il ritardo né alcun interesse di mora.
D’altronde, per recapitare ai cittadini i 58.000 inviti di pagamento il Comune di Siracusa si è anche avvalso di una società esterna alla quale è stato imposto di far pervenire ai contribuenti le lettere di invito al pagamento entro il 15/01/2014 e che riceverà per tale “prestazione” la rispettabile somma di 150.000 euro.
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