Siracusa, “Fortificare il rapporto con la città e portare fuori dall’Isola il brand Inda”: l’intervista con la sovrintendente Told

Fortificare il rapporto con la città e portare fuori dall’Isola il brand “Inda”. Obiettivi ambiziosi della fondazione Inda che quest’anno ha chiuso la stagione teatrale con numeri da record e che ha visto una novità assoluta: uno spettacolo di danza moderna al teatro greco.

“Un esperimento riuscito che ci spinge a guardare avanti e a pensare a una tournèe di Ulisse ma anche di altri spettacoli come Medea”, dice Valeria Told, la sovrintendente della Fondazione, durante l’intervista di oggi ai microfoni di SiracusaNews.

Una notizia, in verità, già annunciata nei mesi scorsi durante la conferenza stampa di presentazione della stagione teatrale 2023 a Palazzo Greco. Ma, probabilmente, dopo aver gustato gli scroscianti applausi dai gradoni affollati di gente (non solo siracusani) adesso c’è una spinta emotiva maggiore, tanto da immaginare di poter creare idealmente un percorso culturale tra il Colosseo, l’Arena di Verona e il Teatro greco.

Tutto passa per la conoscenza del territorio, chiaramente. Un sapere al quale la Fondazione guarda a tutto tondo, a partire da una possibile collaborazione con le Università per far sì che la conversione verso una vera e propria accademia (dove si possa anche ottenere quindi le certificazioni) diventi realtà.

Nel frattempo, però, mentre continuano i dialoghi e i progetti con il Teatro comunale, l’Inda guarda alla stagione 2024 con le due tragedie già annunciate e la commedia: Aiace di Sofocle con regia di Luca Micheletti, Fedra di Euripide e il Miles gloriosus di Plauto, diretto da Leo Muscato (già regista lo scorso anno di Prometeo Incatenato).

“Speriamo in una stagione ricca come quella appena passata”, conclude Told. E allora appuntamento lì, tra quelle pietre antiche che parlano di storia. Lì dove vince solo la forza della parola.