“Desidero ringraziare singolarmente e personalmente tutti quegli elettori ed esponenti del centrosinistra siracusano che in questi giorni, ma soprattutto in queste ore, mi hanno inviato tantissimi messaggi, messaggi di solidarietà e di sostegno. Si tratta di persone, elettori e cittadini che hanno compreso che esiste tra di noi una contiguità di valori, valori che non abbiamo solo raccontato in campagna elettorale ma che abbiamo reso azione durante gli anni della nostra amministrazione” – a qualche ora dall’inizio del ballottaggio, dell’11 e 12 giugno, il candidato a sindaco e attuale primo cittadino uscente di Siracusa Francesco Italia, lancia un invito al voto e ringrazia tutti coloro che lo hanno appoggiato in questi cinque anni di sindacatura.
“Mi piace ricordare che Siracusa – dichiara Italia – in questi anni è stata avamposto su alcune battaglie di diritti: ricordo il caso Seawatch, il fatto che il sindaco di Siracusa ha continuato a riconoscere i figli delle coppie arcobaleno, dando dignità e sicurezza a tantissime famiglie e soprattutto a chi si affacciava ad una giovane e nuova vita in un mondo che, ahimè, spesso può sembrare ostile”.
“Voglio ricordare le battaglie e i risultati ottenuti per dare dignità ai lavoratori stagionali di Cassibile, le azioni di rigenerazione sull’edilizia pubblica, sulle scuole, e poi il meraviglioso lavoro di “Siracusa città educativa”, un’iniziativa nata nel solco della splendida intuizione di Pino Pennisi” – dice l’attuale primo cittadino “a viso aperto”.
“Ecco perché l’11 e il 12 giugno non si vota semplicemente per un sindaco, ma anche per difendere questi valori, valori nei quali crediamo fortemente e nei quali abbiamo dimostrato di credere fortemente, a cominciare dal valore della legalità, una precondizione che è stata essa stessa una battaglia che ci siamo intestati con coraggio mettendo in pratica azioni che spesso e volentieri erano state rimandate. Ecco perché il non voto, o votare scheda bianca o peggio votare Ferdinando Messina significherebbe per alcuni di voi dare un calcio a tutto questo e consegnare la città ad un passato che molti di noi desiderano dimenticare”- sottolinea Italia.
“L’11 e 12 giugno non vi chiedo semplicemente di andare a votare e di votare per me, perché qui non è in ballo la carriera personale di qualcuno né tantomeno la vittoria o la sconfitta di un partito politico. Facciamo in modo che a vincere siano i diritti, le battaglie che abbiamo condiviso e quello che abbiamo dimostrato di voler difendere e in cui continuare a credere fortemente” conclude dichiarando Francesco Italia.
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