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Siracusa, il ministro Giorgetti sul caso Lukoil: “il tema Isab coinvolge il Governo anche al suo apice”

"L'embargo al petrolio russo via mare - ha ricordato il ministro - ha aggravato le preoccupazioni riguardanti le prospettive della raffineria nel polo industriale di Priolo"

La situazione in cui versa l’impianto Isab-Lukoil in Sicilia “è connessa a rilevanti questioni di strategia di sicurezza nazionale e coinvolge il governo anche al suo apice“. Lo ha detto alla Camera, nel corso del question time, il ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti.

L’embargo al petrolio russo via mare – ha ricordato il ministro – ha aggravato le preoccupazioni riguardanti le prospettive della raffineria nel polo industriale di Priolo (nel Siracusano, ndr). La situazione è aggravata dall’incertezza sulle prospettive determinata delle future sanzioni, che stanno incidendo e condizionando il sistema creditizio nei confronti di soggetti che hanno un azionariato sostanzialmente riconducibile alla Russia“.

Il decreto Aiuti, ha inoltre sottolineato il ministro Giorgetti, ha previsto “l’istituzione di un tavolo di coordinamento interministeriale”.

Sull’area di crisi industriale complessa, invece, il ministro ha precisato come finora non si siano verificate le condizioni per il riconoscimento del polo industriale di Siracusa, ma il Mise si impegna a una “rivalutazione” del dossier.  Giorgetti ha affermato che “è emersa l’importanza strategica di tale aerea industriale ma in base alla vigente disciplina sulle aree di crisi e complesse“, non si è proceduto al riconoscimento. “Ovviamente – ha aggiunto – vigilerò, nell’evolversi della situazione del mutamento delle condizioni, affinché il riconoscimento possa essere rivalutato, anche in ragione del conflitto bellico in atto, prospettiva che andrà valutata in aggiunta al possibile utilizzo di strumenti già pienamente attivi a sostegno della ricerca e sviluppo: quali ad esempio, nello specifico, il credito d’imposta, i contratti di sviluppo, gli accordi d’innovazione“.


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